SudAfrica 2010


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Debuttano gli azzurri. Lippi: 'Io ci credo'

Tra poche ore comincia l'avventura mondiale della Nazionale. Il ct: 'Lo scetticismo che avete voi lo rispetto ma non lo condivido. Credo in questa squadra' b

Piove a Città del Capo e salta la rifinitura, ma in Italia è conto alla rovescia per il fischio d'inizio. Tocca alla nazionale di Marcello Lippi, quella che quattro anni fa in Germania sollevò la quarta coppa iridata della sua storia. Con il Paraguay comincia l'avventura sudafricana: il clima, quello atmosferico, non è dei migliori visto che nella città che ospita il match d'esordio della squadra campione la temperatura è invernale e la pioggia cade incessante.

Al punto che il ct è stato costretto ad annullare l'ultimo allenamento: solo un po' di palestra per De Rossi e compagni in attesa del calcio d'inizio. Nel gruppo l'ottimismo cresce: Lippi non nasconde di avere fiducia ed è convinto che anche stavolta la nazionale arriverà in fondo. ''Andiamo lontano'' ripete il tecnico azzurro. Anche Gigi Buffon, uno di quelli che ha vissuto la notte magica di Berlino nel 2006, ha sottolineato che l'Italia ''ha le qualità per conservare il titolo, anche se non sarà facile. Ma non abbiamo l'ossessione di vincere''.

E in Italia c'è grande attesa per l'esordio azzurro: il coprifuoco scatterà a ridosso del via (20.30), ma già nelle strade il clima è mondiale. Molti i negozi che hanno tirato fuori i tricolori, mentre nei grandi supermercati sono in vendita i kit per il tifo azzurro. Niente 'Vuvuzelas' - le rumorose trombette sudafricane che tante polemiche stanno sollevando- ma più semplici fischietti e gadget in omaggio all'Italia.

 

Lippi: "Io ci credo"
"Che Mondiale farà questa squadra non lo so, che ha voglia di fare un buon Mondiale è certo. Lo scetticismo che avete voi lo rispetto ma non lo condivido. Non ho dubbi sul fatto che la squadra adesso sia in grado di fare una prova all'altezza della situazione". Mancano poche ore all’inizio dell’avventura sudafricana della Nazionale. Marcello Lippi e la sua squadra devono difendere il titolo di Campioni del mondo. Il debutto è contro il Paraguay.

"Una delle tantissime cose che mi ha insegnato il Mondiale è che tutto quello che lo precede non conta nulla. Puoi fare 10 partite bellissime, poi arrivi al Mondiale, con le sue caratteristiche, i suoi stati d'animo e la validità delle squadre, e cambia tutto. Può valere anche il discorso inverso. La grande squadra cresce e diventa grande squadra durante il Mondiale. Ho una gran fiducia nei miei giocatori, sono quasi tutti pronti". Una squadra che ha portato con sé la Coppa vinta quattro anni fa nella finale contro la Francia. E a proposito di Francia, di queste ore la polemica attorno alla gaffe di Vieira che consegna la Coppa del mondo al Sudafrica in quanto Paese organizzatore. Un francese, non un italiano. "Vieira? Mi avrebbe dato fastidio se avessero vinto loro il Mondiale – commenta- lui era solo un ospite, non era ufficialmente invitato".

Sulla formazione non si sbottona. Anzi, ai giornalisti risponde così: “Se non l'avete capita potete cambiare mestiere". Lippi, però, ha mischiato le carte, nascondendo l'11 anti-Paraguay, se non del tutto almeno in parte. La novità dell'ultima ora potrebbe essere Bocchetti, nella rifinitura di ieri schierato a sinistra nella difesa a 4 con Zambrotta a destra e la coppia centrale Cannavaro-Chiellini. A centrocampo Montolivo e un De Rossi non al top, ma comunque recuperato. Poco più avanti, pronto a rientrare per dar man forte in mezzo, Marchisio. La posizione dello juventino è quella chiave: con lui qualche metro più avanti è un'Italia con il 4-2-3-1, se scende sulla linea dei centrocampisti è più un 4-3-3. Gli attaccanti (o trequartisti) esterni, sono stati Pepe e Iaquinta. Il primo ha confermato di essere in grande forma, il secondo è in crescita. Tra i due c'era Pazzini e non Gilardino schierato dall'altra parte, ma oggi sarà Gila il terminale offensivo. Lippi le sue scelte le ha fatte, ma le comunicherà alla squadra soltanto prima di lasciare l'hotel e raggiungere lo stadio.