''Vincere giocando bene''. Questo è uno dei concetti su cui più ha puntato Rafa Benitez nella sua prima conferenza stampa da allenatore dell'Inter, ma senza schierarsi esplicitamente fra chi sostiene che il suo predecessore José Mourinho pensi più a vincere che al bel calcio.
Mourinho, gli è stato domandato, gioca un buon calcio o no?
''Questa è una domanda difficile: ciascuno ha la sua idea di cosa sia il buon calcio - ha replicato Benitez -. In Inghilterra il gioco è più diretto, in Spagna prevalgono i passaggi corti, dipende dai giocatori. Ma la mentalità è vincere giocando bene''.
Come si può fare con l'Inter?
''I giocatori sono buoni: fare buon calcio e vincere sarebbe perfetto, altrimenti è sempre meglio vincere perché dopo puoi imparare''.
E' più facile che la Spagna vinca il Mondiale o l'Inter di nuovo la Champions?
''E' una domanda trabocchetto - ha osservato l'allenatore di Madrid -, se potessero arrivare le due cose sarebbe meglio''.
''Aspetto di comprare giocatori buoni, di livello, all'altezza di una squadra come questa, ma non posso dire nomi''. Rafa Benitez è stato piuttosto stringato a proposito degli obiettivi di mercato della sua Inter, e non si è sbilanciato nemmeno a proposito dell'eventuale convivenza fra Mascherano, suo pupillo al Liverpool, e Cambiasso.
''Cambiasso è un centrocampista di massimo livello, sono contento di averlo qua. Lui è l'unico che abbiamo qua quindi parlo di lui'', ha tagliato corto Benitez che al Liverpool ha portato alla consacrazione Torres.
Può fare la stessa cosa con Balotelli all'Inter?
''Torres e' arrivato al suo livello perché ha lavorato tanto - ha spiegato Benitez -, Balotelli ha qualità e sono contento che sia con noi. Poi dovremo lavorare assieme e tutti i giocatori dovranno avere la corretta mentalità, ma per il momento siamo contenti''.