Dimenticarsi di bere mentre si studia o si sta affrontando un esame mette in serio pericolo le prestazioni del cervello: lo confermano diversi studi che dimostrano come un'insufficiente idratazione incida negativamente non soltanto sulle prestazioni fisiche, ma anche su quelle cerebrali.
Secondo una ricerca del King’s College di Londra infatti, mal di testa e stanchezza, associati a una riduzione della concentrazione e della memoria a breve termine possono essere i primi segnali di una scarsa idratazione. Anche un secondo studio ha evidenziato come nei giovani assetati siano rallentati i tempi di reazione, l'efficienza aritmetica e le capacità viso-motorie. Quindi per gli studenti che si avvicinano alle fatidiche prove d’esame, lo studio forsennato può non bastare se non si rifornisce il cervello di acqua in maniera adeguata.
I ricercatori, inoltre, hanno dimostrato che non bere a sufficienza può ridurre la materia grigia, rendendo più difficile ragionare: basta perdere 1 litro di liquidi – quantità raggiungibile in soli 90 minuti di sudorazione costante – per mandare in ‘tilt’ il cervello. Di contro, è sufficiente un bicchiere d'acqua o due per tornare alla normalità: in particolare, come consiglia Alessandro Zanasi, docente dell'Università di Bologna, bisogna bere acqua minerale, ‘perché contiene oligoelementi che apportano nutrienti privi di calorie e che reintegrano liquidi e sali persi col sudore’.
Per questo Zanasi consiglia ‘acque ricche di magnesio, sodio e calcio, utile alla trasmissione degli impulsi nervosi’, ricordando agli studenti di bere molto e di ‘portare con sé e tenere sul banco, in vista delle prove scritte, una bottiglia d'acqua minerale’.