Prototipo della Nasa


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Un sistema per prevedere gli tsunami

E’ stato testato nel terremoto di febbraio del Cile tsunami_satellite_296

La Nasa ha messo a punto un sistema di previsione degli tsunami che valuta ‘velocemente e accuratamente’ i terremoti di maggiore intensità con epicentro negli oceani e stima la forza degli eventuali tsunami che ne derivano, attraverso una rete di rilevatori gps.

Il complesso è stato testato in occasione del terremoto del febbraio scorso in Cile, quando stimò che il sisma avrebbe generato un moderato o locale tsunami che con poca probabilità avrebbe causato una significativa quantità di danni nel Pacifico.

Il network di rilevatori gps raccoglie in tempo reale le informazioni provenienti da centinaia di siti sulle coste di molti Paesi e stima la loro posizione ogni secondo. In questo modo, spiegano gli esperti, il sistema può individuare movimenti del suolo anche minimi, di pochi centimetri. Per prevedere un rischio tsunami, questi dati vengono abbinati alle informazioni sull'inclinazione del fondo dell’oceano nelle zone di confine della piattaforma continentale.

Il modello, che per ora è ancora un prototipo, è stato realizzato da un gruppo di ricercatori coordinati da Tony Song del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena e si basa sui dati trasmessi dal network di stazioni Gps Global Differential. Gli attuali metodi di allerta degli tsunami, spiegano i ricercatori, contano invece sulle stime dell’epicentro del terremoto, su profondità e magnitudo.