In vacanza un italiano su due

Ma solo il 35% ha scelto l’estero per le ferie estate_spiaggia_296

Tra giugno e settembre più del 50% degli italiani si sposterà verso una meta di vacanza: la mancanza di ‘ponti’, nel corso del periodo primaverile, ha infatti concentrato l'interesse dei viaggiatori italiani verso il periodo estivo.

A sostenerlo è l'Osservatorio integrato dei viaggi di Amadeus e di Google Italy, secondo il quale i tour operator hanno favorito con campagne promozionali le prenotazioni anticipate con un’ampia offerta di tariffe per tutte le possibilità economiche. Solo nell'ultimo periodo di rilevazione si è registrato un rallentamento di questo trend che lascia presumere una vendita last minute dei posti ancora disponibili.

Gli italiani continuano a prediligere il mare per le loro vacanze estive. Le hanno scelte nel 65-70% dei casi, con le spiagge di Sardegna, Sicilia ed Emilia Romagna che saranno le più gettonate. Le previsioni indicano che il 64% dei viaggiatori trascorrerà le vacanze estive in Italia, il 24,5% in Europa, il 6% nelle Americhe, il 4% in Asia e Pacifico e circa l'1,5% in Africa (dato su cui influiscono le partenze per il Sudafrica in occasione dei mondiali di calcio).

Destinazioni particolarmente popolari in estate quali Grecia e Thailandia hanno subito un significativo calo di interesse da parte dei viaggiatori italiani a causa dei recenti problemi di ordine pubblico, sebbene i tour operator siano ottimisti per un possibile recupero di traffico, magari all’ultimo minuto o con offerte di ‘solo volo’.

Per quanto riguarda la durata della vacanza si prevede, anche per l'estate 2010, che il numero medio dei pernottamenti non supererà le 8 notti. Il fattore prezzo conferma la sua importanza nella scelta della vacanza legata al pacchetto turistico e con trattamento ‘all inclusive’ e pensione completa.

Continua infine il trend iniziato già lo scorso anno, che vede una maggiore propensione dei turisti italiani per strutture a 3 stelle o in alternativa appartamenti privati, residence o agriturismo.