Isole di plastica


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Cinque discariche negli Oceani

E' l'ipotesi formulata da un ricercatore pubblicata su Science. Una è già nota: fu scoperta da un marinaio tra la California e le Hawaii nel 1997 b

Negli Oceani del mondo ci potrebbero essere almeno 4 'isole di plastica' come quella famosa al largo del Pacifico grande due volte il texas. Lo afferma un articolo pubblicato dalla rivista Science all'interno di uno speciale sull'impatto dell'uomo sui mari planetari.

La prima 'discarica oceanica', si legge nell'articolo, fu trovata da Charles Moore, un marinaio, tra le coste della California e quelle delle Hawaii nel 1997. Oltre a questa, ormai ben conosciuta, lo scorso inverno una spedizione scientifica ne ha scoperta un'altra, formata da piccolissimi pezzi di plastica, Nella parte nord-ovest dell'Atlantico: "questa seconda area era stata prevista con modelli matematici applicati alle correnti marine da Nikolei Maximenko, un oceanografo dell'università delle Hawaii - si legge nell'articolo - e con gli stessi calcoli ne ha ipotizzate altre tre, nell'Oceano Indiano, nel Pacifico del Sud e nell'Atlantico del Sud".

Gli esperti sono ancora divisi sugli effetti che possono avere queste aree sulla fauna marina, anche se la preoccupazione maggiore è che possano diventare cibo per gli 'abitanti' più piccoli dei mari, dal krill ai molluschi, che a loro volta sono preda degli animali più grandi. Una conferma è venuta da una spedizione della Scripp's Society americana, che ha trovato nello stomaco di alcuni pesci proprio dei pezzetti di plastica simili a quelli trovati nelle 'discariche'. Tra gli altri pericoli che mettono a rischio la fauna oceanica lo speciale indica l'acidificazione, causata dall'aumento della CO2 Atmosferica che si discioglie nell'acqua mettendo a rischio soprattutto gli animali che hanno un guscio o uno scheletro di carbonato di calcio, come coralli, foraminifere, molluschi e alcuni tipi di alghe, che anche in questo caso fungono da anello intermedio della catena alimentare.