A-Team

Ispirato alla serie creata nel 1982 da Frank Lupo e Stephen Cannell

di Sandro Calice

A-TEAM

di Joe Carnahan, Usa 2010 (20th Century Fox) Liam Neeson, Bradley Cooper, Jessica Biel, Sharlto Copley, Patrick Wilson, Omari Hardwick, Gerald McRaney, Brian Bloom, Maury Sterling, C. Ernst Harth, Quinton 'Rampage' Jackson, Raj Lal, Dirk Benedict, Dwight Schultz, Neil Schell.

Le operazioni vintage ormai devono alzare sempre di più il tiro per avere successo. “A-Team”, serie creata nel 1982 da Frank Lupo e Stephen Cannell (tra i produttori del film), diventa un iperbolico action movie prodotto dai fratelli Ridley e Tony Scott e diretto da Joe Carnahan (lontano dal suo esordio “Narc”).

Il colonnello John Hannibal Smith (Neeson), il tenente Templeton “Sberla” Peck (Cooper), il capitano H.M. Murdock (Copley) e P.E. Baracus (Jackson) sono quattro ex militari delle Forze speciali che si trovano a lavorare insieme quasi per caso durante un’avventura in Messico. Da quel momento e per 10 anni, diventano l’arma segreta che l’esercito utilizza per le missioni sporche e impossibili. Fino all’Iraq. Quando devono recuperare alcune matrici per stampare dollari finite in mano ai ribelli iracheni. Qualcosa va storto, vengono incolpati di un crimine che non hanno commesso, fuggono e in un gioco che vede coinvolti militari, Cia, mercenari, agenti segreti e arabi dovranno recuperare le matrici per scagionarsi e ristabilire il loro onore.

“A-Team” è un giocattolo confezionato a regola d’arte che recupera quasi completamente le idee e lo spirito della serie originale. Fatti i dovuti aggiustamenti (da reduci del Vietnam a soldati in Iraq) e adeguamenti allo spirito dei tempi, naturalmente. Se, infatti, viene ridimensionato il senso dell’umorismo spesso surreale della serie originale, a essere eccessive e surreali sono certe scene (un carro armato che “vola”, uomini che lottano mentre scivolano sulle pareti dei grattacieli) che mettono a dura prova la nostra sospensione dell’incredulità, manco fossimo dalle parti dell’Uomo Ragno o dei Transformers. Un film chiassoso, metallico, polveroso, esagerato, divertente quanto basta, con personaggi molto prossimi ai cartoon e una sceneggiatura non ineccepibile. Il punto centrale, come nei telefilm di 30 anni fa, è il cameratismo tra i quattro personaggi, diversissimi per carattere e caratteristiche, ma uniti da onore ed amicizia. Anche se alcuni tratti restano solo accennati. O forse più semplicemente siamo solo alla prima puntata.