Visita alla villa di Fogazzaro


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Il romanzo della casa sul lago

La struttura, donata al FAI, sarà riaperta al pubblico villa_fogazzaro_296

Una villa, un lago, un grande scrittore. E un'atmosfera sorprendente e affascinante, artistica e intima al tempo stesso. Villa Fogazzaro Roi, sulla sponda italiana del Lago di Lugano, a pochi chilometri da Como e non lontana da Milano, ha difeso nel corso dei secoli il suo piccolo grande mondo. Quel piccolo mondo antico, raccontato in uno dei più importanti romanzi della nostra letteratura, che oggi rinasce grazie a un generoso gesto di grande modernità. Un mondo che oggi "ci viene restituito" intatto nella sua eleganza, nella sua bellezza, nella sua storia.

Villa Fogazzaro Roi, il romantico e bellissimo luogo dove Antonio Fogazzaro ha scritto e ambientato il suo capolavoro Piccolo mondo antico, è stata donata al FAI - Fondo Ambiente Italiano e verrà presto riaperta al pubblico. Questo gesto di generosità e di civiltà si deve al pronipote dello scrittore, il marchese Giuseppe Roi, scomparso lo scorso anno.

Questo lascito, di eccezionale importanza per tutti gli italiani, ha un suo valore particolare, legato alla storia, al paesaggio e all'arte. Ma al FAI interessa sottolineare come qualsiasi lascito, anche il più piccolo, contribuisca a rafforzare la consapevolezza del nostro patrimonio artistico: ogni piccola donazione al FAI è un regalo per tutti gli italiani che amano il nostro Paese e le nostre bellezze.

Il piccolo mondo antico che ancora sopravvive sulle rive del lago di Lugano è oggi quasi dimenticato. Doppiamente dimenticato: sia dal punto di vista letterario che geografico. Antonio Fogazzaro è stato un grandissimo scrittore, più volte vicino al premio Nobel e amatissimo dai lettori, un artista capace di tessere con maestria situazioni e sentimenti, di restituire atmosfere particolari, di scavare negli animi umani. Tuttavia oggi Fogazzaro è uno scrittore un po' trascurato, presente più nella storia della letteratura che nelle librerie e negli scaffali delle case.

Esattamente come il luogo dove sorge la sua villa: un angolo nascosto di un piccolo lago poco noto, eppure vicino ai grandi laghi lombardi come il Lago di Como e il Lago Maggiore. A pochi passi dalla Svizzera, intimo e riservato eppure di una bellezza speciale. Così vicino e così lontano: nella nostra affannosa ricerca di paesaggi incontaminati e segreti, non ci accorgiamo di luoghi vicini, eppure lontani dalle nostre vite.

Un paesaggio tipico della nostra Italia, che condiziona e riflette gli stati d'animo, i tormenti e le emozioni dei personaggi di Piccolo mondo antico: le onde del lago sotto le nuvole basse, le montagne a strapiombo sulle sponde, i boschi, la nebbia, la luce, il vento, il piccolo romantico giardino di glicini e cipressi. Calata in questo scenario sorge la villa con le stanze e gli arredi, con la loggia, la darsena, le terrazze: tutti elementi di un "set" naturale e perfetto, inscindibile con il romanzo. Tanto che ancora oggi le descrizioni di Fogazzaro sono sorprendentemente fedeli, come se davvero nulla fosse cambiato in più di cento anni.

Oggi la villa, pur mantenendo inalterata l'atmosfera che si respirava ai tempi di Fogazzaro, è una casa che ha vissuto anche dopo la morte del suo più celebre inquilino, arricchita dal marchese di beni e arredi che il grande scrittore aveva davvero attorno a sé negli anni in cui vi risiedeva e da una collezione di oggetti coevi, raccolti con ostinazione e sapienza nel corso degli anni: piccoli e grandi mobili, libri, miniature, ritratti. E ricca di sorprese, come le invocazioni al figlio scomparso in giovane età incise sul legno del cassetto della sua scrivania; e come tante poesie scritte dietro alle porte e all'interno di cassetti e scrivanie.

Il lascito di Giuseppe Roi impone al FAI un grande senso di responsabilità. È compito della Fondazione mantenere perfetto questo bene, con quella dedizione e passione da lui stesso garantita in tutti questi anni. Perciò, dopo una prima fase di catalogazione di tutti gli arredi e di ricognizione del loro stato di conservazione e dopo un'attenta campagna di rilievi architettonici dell'edificio e delle sue condizioni statiche, in autunno inizieranno tutte le operazioni necessarie per l'adeguamento funzionale e la trasformazione della dimora di Fogazzaro a casa-museo. Poi, la villa verrà finalmente aperta al pubblico, a tutti noi, che visitandola ci scopriremo personaggi di un piccolo grande mondo antico.

"Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne…Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all'opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche…".
Da Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro

La Villa sarà visitabile dal 26 giugno al 30 settembre nelle sole giornate di sabato previa prenotazione. Le visite saranno riservate agli Iscritti FAI o a chi si iscriverà in loco. Per informazioni: dal lunedì al venerdì tel. 02 4676152196 - e-mail: proprieta@fondoambiente.it.