di Mario Papetti
Il cinema? In estate si guarda in cantina. Amalgamando il successo dell'enoturismo e la passione per il grande schermo, è tornata in 110 cantine dell'Emilia Romagna, "Cinemadivino", una rassegna che parla al grande pubblico, e non solo agli enoappassionati, e che sposa film del passato e del presente, non solo a tema enogastronomico, con vini e sapori del territorio.
Sessantaquattro gli appuntamenti in cartellone per un'iniziativa che vede fare sistema 110 cantine, cinque province e sedici comuni con la collaborazione dell'Enoteca regionale dell'Emilia Romagna.
La formula degli organizzatori è abbastanza semplice: 10 euro il prezzo del biglietto, che comprende ovviamente, la proiezione della pellicola in programma e la possibilità di degustare tre calici di vino direttamente dove viene prodotto.
L'iniziativa è partita il 12 di giugno nella cantina Drei Dorà con "La Dolce Vita" di Fellini, per terminare il 10 di settembre a Faenza. Tanti i film di cartello che saranno proiettati, come i recenti "Robin Hood" con Russel Crow o "Invictus", il capolavoro di Clint Eastwood che parla dell'apartheid in Sudafrica.
Vino messaggero di emozioni
Il vino è anche un moderno veicolo di qualità della vita, di emozioni e socialità. E' un alimento di cui non bisogna abusare, ma al quale non rinunciare, puntando sulla diffusione di un consumo che sia critico. Questo il messaggio per i ragazzi che è arrivato da "Vino,identità e relazioni sociali", un talk show che è andato in scena all'Università di Trento, appuntamento di "Vino & Giovani", la campagna di educazione alimentare e comunicazione ad hoc per le nuove generazioni di Enoteca italiana e ministero delle Politiche agricole, in partnership con il progetto europeo "WinelnModeration.Art de vivre".
"Ma -afferma il presidente dell'Enoteca, Claudio Galletti-occorre liberare il campo dagli equivoci legati al vino, troppo spesso sotto accusa quando si parla di problemi di alcol". Ma da dove cominciare? "Prima di tutto dal concetto che il vino è un alimento e come tale deve essere considerato - spiega Carlo Cannella, presidente dell'Istituto nazionale di Ricerca per gli alimenti e la nutrizione -, è importante anche partire dagli aspetti negativi che si attribuiscono al vino, per portare degli esempi e quindi informare correttamente. Non c'è altro alimento come il vino che va consumato con moderazione, perchè è una bevanda alcolica. Ma non è una medicina da dosare, perchè la sua natura è anche quella di veicolare emozioni. L'abuso fa male ma un pasto accompagnato da un bicchiere di vino allieta la giornata e fa bene all'umore".
E in Toscana incontra l'arte
Un festival che unisce vino ed arte, nella splendida cornice della Costa degli Etruschi: a Bolgheri, nell'arena dedicata a Mario Incisa della Rocchetta, "padre" del Sassicaia. Da giovedì scorso fino al 31 luglio, in onda "Bolghery Melody", con la partecipazione di grandi artisti italiani. Giovedì è stata la volta della Filarmonica della Scala di Milano, diretta da Daniel Harding, per terminare il 29 luglio con il galà del ballerino Roberto Bolle&Friends. Il 31 luglio gran finale con Roberto Benigni.
E ancora, Massimo Ranieri, Irene Grandi, Stefano Bollani, Enrico Rava. Il 27 luglio "una notte dedicata a Chopin" per i 150 anni dalla nascita, con concerti e degustazioni nelle cantine di Bolgheri. Poi il "Bolgheri Award", curato dalla Marchesi Antinori, un'asta di preziosi bottiglie nella tenuta dell'Ornellaia, con finalità benefiche. Tra Bolgheri e Castagneto Carducci, il 23 luglio degustazione dei vini di "Caccia al Piano 1868" e un concerto dedicato a Chopin.