Solstizio d'estate con tempo di primavera. Il calendario è tornato praticamente indietro di due mesi. Neve, temperature rigide per il periodo e addirittura neve a quote 'insolite', intorno già ai 1.500 metri danno un quadro tipico di aprile. E non è finita, dicono gli esperti. Si deve soffrire ancora per due giorni, a fine mese ancora un rigurgito di maltempo e, solo a luglio, sembra, dovrebbe entrare l'estate.
Il tutto condito da una intensità ''straordinaria'' degli eventi di questi giorni. Sull'Italia gli ''eventi estremi'' con piogge sempre più intense e vento forte ''sono triplicati rispetto agli anni '60-'90'', ha detto Giampiero Maracchi, ordinario di climatologia all'Università di Firenze.
''Da martedì torna il bello ma a fine mese ci potrebbe essere un altro passaggio di maltempo simile anche se meno inteso''. ''I fenomeni di questi giorni - ha spiegato Maracchi - ormai sono tipici sulla nostra penisola da circa 18 anni. In tal senso ricordo che a metà giugno del '96 c'è stata l'alluvione dell' Alta Versilia. Ieri, in una località vicino a Massa Carrara sono caduti 250 millimetri di pioggia, cioè in un giorno c'è stata una precipitazione pari a un terzo di quello che piove tutto l'anno. In poche ore a Roma ci sono stati 70-80 millimetri''.
''Più che alla tropicalizzazione - ha affermato Maracchi - questa intensità dei fenomeni è legata al fatto che c'è più energia''. ''Il fatto è che - ha aggiunto Maracchi - l'Anticiclone delle Azzorre che determina il bel tempo estivo, sta 'ballando', non è stabile, si sposta o più in alto o più in basso e quando si sposta fa passare le perturbazioni atlantiche''.
''Al nord - ha affermato Andrea Giuliacci, meteorologo del centro Epson meteo - la giornata è più tipica di aprile, e della primavera, che di giugno''.
Neve a quota 1.500-1.600 metri, temperature che a nord difficilmente raggiungeranno i 20 gradi. Poi rovesci e temporali che bagnano il centro nord e, nel corso della giornata, si estenderanno anche a Campania, Calabria, Sardegna e, a fine giornata, anche alla Puglia. Questi gli elementi caratteristici di questa ondata che coinvolgerà ''quasi tutta Italia'', ha sottolineato l'esperto.
Altro elemento il vento, soprattutto sui mari di ponente ma anche nelle valli alpine. ''E le prospettive a breve termine non sono molto buone'', ha affermato ancora Giuliacci. ''Al centro sud il maltempo insisterà per altri due giorni. Domani - riferisce Andrea Giuliacci - ancora temporali e acquazzoni soprattutto sulle regioni centrali adriatiche e un po' su tutte le regioni meridionali. Nel resto d'Italia ci saranno ancora nuvole con un po' di tregua sul fronte pioggia. Martedì ancora pioggia al centro sud con temporali soprattutto sulle regioni centrali tirreniche''.
Secondo l'esperto, poi, le temperature già da domani cominceranno a risalire al nord anche se i valori saranno comunque al di sotto dei 30 gradi. Altro rischio del periodo di maltempo sono le trombe d'aria: ''E' probabile che tra oggi e domani - ha affermato Giuliacci - ne avremo altre''. E l'estate? ''Bisogna attendere l'inizio di luglio - ha concluso il meteorologo - per avere temperature veramente estive e le proiezioni a medio e lungo termine indicano che il prossimo mese l'estate inizia a fare il suo mestiere per intero''.