La sua grande passione, il paracadutismo, che gli è costata la vita, lo accompagnerà per sempre. Pietro Taricone sarà sepolto indossando la tuta da paracadutista e le scarpe da trekking. Così è stato deposto nella bara, prima del funerale nella chiesa dell'ospedale di Terni.
L'attore, protagonista della prima edizione del Grande fratello, era rimasto gravemente ferito nel primo pomeriggio di lunedì dopo un lancio con il paracadute nell'aviosuperficie della città umbra ed è morto la notte successiva, intorno alle 2:30 nel reparto di rianimazione dell'ospedale dove era stato trasferito dopo un intervento chirurgico durato nove ore.
A officiare quello che è stato definito dai familiari ''un momento di preghiera'', è stato, il cappellano dell'ospedale di Terni. Tra i presenti, i parenti piu' stretti, alcuni amici, pochi nomi dello spettacolo, come Marina La Rosa, che con Taricone aveva partecipato al reality di Canale 5, il produttore Domenico Procacci, e l'attore Rolando Ravello. ''Tutto il mondo dello spettacolo si è stretto intorno a Pietro in questi due giorni - ha detto quest'ultimo ai giornalisti - ma oggi è stato rispettato il volere dei familiari di una cerimonia senza clamori''.
La compagna, l'attrice Kasia Smuntiak, ha preferito non portare la figlioletta della coppia, Sophie, di 6 anni. Il sacerdote ha riferito che nessuno ha preso la parola durante la cerimonia: ''Hanno preferito ascoltare la voce dell'aldilà - ha detto - magari proprio la voce di Pietro''.
Nel corso delle esequie, il cappellano ha ricordato la voglia di vivere di Pietro e il suo modo di essere, ''sempre positivo'', e ha letto un brano dal Vangelo di Luca il cui messaggio - ha spiegato - è che bisogna essere sempre pronti di fronte alla morte.
La salma è stata trasferita a Trasacco (L'Aquila), paese nativo dei genitori dell'attore, Rita e Francesco, dove Pietro ha trascorso alcuni anni della sua infanzia, per essere tumulata nella tomba di famiglia.
Tra i tanti che in queste ore piangono Taricone ''O guerriero'', anche Roberto Saviano, suo ex compagno di scuola al liceo scientifico Diaz di Caserta. Sono inoltre migliaia i messaggi di addio lasciati in bacheca sulla pagina di Facebook dedicata all'attore: ''Onore al guerriero, sempre con noi''.
Dopo l'incidente, nell'ospedale di Terni ''e' stato fatto tutto quanto era possibile'': a dirlo è stato ieri il direttore generale dell'azienda ospedaliera, Gianni Giovanni. Decine di medici e infermieri hanno collaborato per le oltre nove ore dell'intervento.
Intanto, nell'aviosuperficie, l'attività paracadutistica è stata momentaneamente sospesa e la procura di Terni ha aperto un fascicolo intestato ''atti relativi'' senza ipotesi di reato. Il procuratore della Repubblica, Fausto Cardella, ha rilevato che l'incidente è diverso da quelli avvenuti nei mesi scorsi nell'aviosuperficie ternana, nei quali erano morti due paracadutisti (entrambi in seguito a scontri in volo). ''L'ipotesi piu' probabile - ha spiegato - è quella di una manovra errata, ma gli accertamenti sono ancora in corso''.