Antonio Pennacchi con "Canale Mussolini" (Mondadori) si è aggiudicato con 133 voti il Premio Strega 2010, giunto alla 64ma edizione. Per il quarto anno consecutivo vince così il premio il gruppo Mondadori.
Seconda classificata Silvia Avallone con "Acciaio" (Rizzoli) con 129 voti. A seguire: Paolo Sorrentino con "Hanno tutti ragione" (Feltrinelli) con 59 voti, Matteo Nucci con "Sono comuni le cose degli amici" (Ponte alle Grazie) con 38 voti e Lorenzo Pavolini con "Accanto alla tigre" (Fandango) con 32 voti.
Pennacchi sceglie i toni della saga in stile Giovanni Verga e costruisce il ritratto di una famiglia contadina, sradicata dalla sua terra d'origine nella Bassa Padana (tra Rovigo e Ferrara) e trasportata in terra laziale per popolare terre sottratte alla malaria: le paludi pontine. Uno dei maggiori risultati del fascismo che riuscì laddove avevano fallito in molti nel corso dei secoli precedenti.
La famiglia,una sorta di condensato delle molte, circa 30 mila persone in tre anni, trasferite a semiforza e per fame dal Veneto, Friuli e Emilia nel basso Lazio, è quella dei Peruzzi, capeggiati dal carismatico zio Pericle.