Al passato e alle sue sfide con la Germania da calciatore non ci vuol pensare, a quel che succede in casa dei vicini ancora meno. Alla vigilia dei suoi quarti di finale Diego Maradona è concentrato come non mai, pur non perdendo la sua vis polemica e le sue uscite istrioniche.
Non si è limitato a parlare della partita, ma ha attaccato gli arbitri e si è schierato a favore della tecnologia nel calcio. Si è tenuto alla larga solo da un argomento tabù: ha resistito, cioè, alla tentazione di infierire sul disastro sportivo del Brasile (''ho altro per la testa'') forse per cavalleria o forse per scaramanzia.
Già, perché il Maradona che aspetta la Germania si definisce fieramente argentino, ma ha mantenuto almeno in questo un tratto della sua acquisita e mai rinnegata napoletanità: quando i giornalisti gli hanno chiesto se con l'uscita di scena del Brasile, questo torneo diventi ''il mondiale dell'Argentina'' con la sua squadra favorita numero uno, Diego ha portato la mano sotto il tavolo, lasciando intendere un inequivocabile gesto anti-jella.
Per la prima volta Maradona è stato costretto a rispettare il protocollo della Fifa che prevede che la conferenza stampa della vigilia venga fatta nello stadio dove si disputa la partita. E' apparso concentrato e rilassato, si è lasciato andare anche alle solite battute, come quando ha scherzato con i fotografi per le loro pettorine arancioni: ''siete tutti tifosi dell'Olanda?'' Non ha voluto anticipare la formazione, ha dato rassicurazioni sulle condizioni di Messi e ha detto di puntare, per battere la Germania ''sul possesso di palla. La Germania non è solo il 4-1 con l'Inghilterra, quando la Serbia gli ha portato via il possesso di palla ha perso. Ed anche il Ghana ha avuto tre o quattro nitide occasioni per vincere''.
E se gli arbitri, in questo mondiale, sono sotto accusa, Maradona non poteva certo esimersi dal criticarli: non ha atteso nemmeno una domanda in proposito per attaccare Baldassi, arbitro argentino di Spagna-Portogallo, reo di aver agevolato, secondo el Pibe de Oro, le furie rosse che potrebbero essere l'avversario dell'Argentina in semifinale.
''Baldassi è un mio amico - ha detto - ma ha inclinato il campo a favore della Spagna. Ha espulso senza motivo un giocatore portoghese e ha concesso un gol a Villa in fuorigioco: il guardalinee forse era Andrea Bocelli''. Anche per questo, secondo Maradona, è sempre più indispensabile l'utilizzo della tecnologia in campo, come ha avuto modo di sottolineare parlando del gol annullato a Lampard: ''tutto questo succede finché non arriva la tecnologia: basti pensare alla testata di Zidane a Materazzi nella finale del Mondiale 2006, l'arbitro l'ha vista solamente in televisione''.
Ma oggi sulla strada delle ambizioni di gloria dell'albiceleste c'è la Germania. Alla vigilia di altri quarti di finale, quelli del mondiale 1986 con l'Inghilterra (quando da calciatore fu decisivo con il gol di mano e quello in cui scarto' tutti gli avversari) la leggenda del calcio tramanda uno storico discorso che fece nello spogliatoio, invitando i suoi giocatori a vendicare il loro paese della guerra delle Malvine che pochi anni prima aveva messo di fronte Argentina e Inghilterra.