Operazione 'Il crimine'


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'Ndrangheta, 300 arresti in maxi-blitz

Struttura verticistica come Cosa Nostra dia_generica_296

Maxi-operazione di carabinieri e polizia contro la 'ndrangheta. Arrestate 300 persone in Calabria e in diverse località in tutta Italia. Impegnati 3 mila uomini delle Forze dell'ordine. Sequestrati beni mobili e immobili per decine di milioni di euro. E' uno dei blitz più imponenti degli ultimi decenni.

Scoperte, in particolare, infiltrazioni della 'ndrangheta nel Nord-Italia in attività commerciali e nel mondo politico e amministrativo locale. Le persone finite in manette sono accusate di gravi reati:associazione mafiosa, traffico di armi e droga, omicidio, estorsione, usura.

Struttura verticistica come Cosa Nostra
La 'Ndrangheta ha ormai una struttura verticistica, e non più familistica, simile a quella di Cosa Nostra, e tutti gli affiliati che sono in altre città o all'estero, dipendono gerarchicamente dalle cosche di Reggio Calabria.

Questo è quanto emerge dall'inchiesta condotta dalle Procure distrettuali di Reggio Calabria e di Milano, che stamani ha portato al maxi blitz. Su 300 arresti, 120 sono avvenuti su richiesta della magistratura reggina mentre gli altri, da quella milanese. Nel maxi blitz è stato arrestato Pino Neri, considerato il capo assoluto della 'ndrangheta lombarda.

Meno nota della più famosa Cosa Nostra, la 'ndrangheta che negli ultimi anni si è guadagnata un posto di rilievo tra le organizzazioni criminali più pericolose e più penetranti nel tessuto economico, ha un'organizzazione basata sulla "pro- vincia" e i "Locali".

Il vertice è rappresentato dalla "provincia" a cui rispondono 3 mandamenti - quello Tirrenico, quello del Centro e quello Ionico - più un quarto, quello lombardo. Ogni mandamento è composto da diversi "locali", organizzati su base territoriale. Il mandamento "Lombardia" non ha dei veri e propri "locali", questi ultimi dipendono da una struttura simile al mandamento.

Se la 'ndrangheta approda in Lombardia negli anni '70-80, è solo molto più recentemente che Milano viene ritenuta la capitale economica-finanziaria delle cosche.

La presenza criminale è emersa nel settore delle opere pubbliche, dell'edilizia, dei mercati e della circolazione del denaro, mentre i timori di infiltrazioni della 'ndrangheta negli appalti per le opere di Expo 2015, spingono inquirenti e amministratori alla massima vigilanza.

A Milano sono presenti, con una suddivisione per zone, tutte le cosche di Reggio Calabria e provincia.

Con l'operazione "Il crimine", sono state colpite le maggiori famiglie mafiose di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone, oltre alle loro proiezioni extraregionali ed estere. Destrutturate le famiglie 'ndranghetiste egemoni nel capoluogo reggino. Fra queste, i Pelle di San Luca, i Commisso di Siderno, i Pesce-Bellocco e gli Oppedisano di Rosarno.

Arrestato dalla Dia di Milano, per associazione mafiosa e corruzione, il direttore dell'Asl di Pavia, Chiriaco. Tra gli arrestati anche un imprenditore edile e un biologo e imprenditore, sempre a Pavia.

Indagati anche l'assessore comunale di Pavia, Trivi, per corruzione elettorale e l'ex assessore provinciale milanese, Oliviero, per corruzione e bancarotta. Coinvolti anche 4 carabinieri di Rho.


Maroni: colpo importante alle cosche
"Si tratta in assoluto della più importante operazione contro la 'ndrangheta degli ultimi anni, che oggi viene colpita al cuore del suo sistema criminale sia sotto l'aspetto organizzativo che che quello patrimoniale".

Così il ministro Maroni commenta il maxi blitz contro la 'ndrangheta, complimentandosi con il capo della polizia Manganelli e il comandante dell'Arma Gallitelli. Maroni ha sottolineato che "i risultati eccellenti" di questi mesi sono "frutto"del costante coordinamento tra forze di polizia e magistratura.