Il capo dello Stato sui conti pubblici


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Napolitano: 'Senza coesione il Paese si perde'

'Per non perdersi in globalizzazione'. Sulla Carta Costituzionale: 'Cambi sì, ma resta lungimirante' n

''Nessuna parte politica puo' sottrarsi alla responsabilita' collettiva di alleggerire in modo decisivo e di consolidare il bilancio pubblico riducendo il debito che noi abbiamo accumulato e che e' un pesante fardello sulle nostre spalle'', ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano salutando il sindaco e i consiglieri comunali di Udine.

Giorgio Napolitano ha riaffermato la ''lungimiranza'' della Costituzione vigente, approvata a dicembre del 1947, sul tema delle autonomie. ''Sono saldate nello stesso articolo la inscindibilita' della nazione italiana e la promozione delle autonomie''. Due principi, ha detto il presidente della Repubblica a Udine, profondamente attuali sviluppati con le Regioni a statuto speciale, nate con la stessa Costituzione, e le Regioni a statuto ordinario del 1970. Oggi, ha aggiunto Napolitano, si deve proseguire sulla strada tracciata perche' ''una Italia unita senza la coesione nazionale si perderebbe nel grande e tumultuoso fiume della globalizzazione. L'unita' nazionale si puo' promuovere facendo conoscere la Costituzione e promuovendo le autonomie. Io sono profondamente impegnato nella difesa dei valori costituzionali. Ma piuttosto che usare l'espressione 'difendere la Costituzione' amo dire che e' necessario far vivere e attuare la Costituzione, attuare anche il nuovo Titolo V che ha segnato la strada per uno sviluppo anche in senso federalistico del principio autonomistico che trovo' gia' forma felice nella prima formulazione della Costituzione''. ''Si riveda cio' che e' necessario, si garantisca il massimo di semplificazione nell'articolazione del nostro Stato'', ha concluso Napolitano raccomandando di salvare i vari livelli di autonomia regionale e locale e di riconoscere ''l'importanza decisiva dei Comuni che sono le istituzioni piu' vicine ai cittadini e ai loro bisogni''.

''Sono convinto che anche in un momento economico difficile come quello attuale bisogna credere fortemente nella priorita' da riconoscere agli investimenti pubblici nella ricerca scientifica, sollecitando allo stesso tempo gli investimenti privati nello stesso settore''. Il capo dello Stato ha inoltre affermato la necessita' di approvare la riforma dell'ordinamento universitario all'esame del Senato.