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Terranova di Pollino, porta del Parco

Saragozza, da Cesare Augusto agli arabi terranova_saragozza_296

Terranova di Pollino, porta del Parco Nel cuore del Parco nazionale del Pollino (ci troviamo in Lucania, in provincia di Potenza), incastonato in una delle aree più suggestive del Parco, dove la bellezza paesaggistica è sel- vaggia e la flora è varia e ricca, sorge Terranova di Pollino. Un paese incorniciato nel verde ed adagiato sulle pendici del monte Calvario. Terranova è la porta naturale di accesso al Parco del Pollino, già meta, fin dal Settecento, di viaggiatori stranieri.

Qui, l'aria pura, la tranquillità, la squisita ospitalità delle persone, la cucina ricca di delizie, le sorgenti di acqua gelida, i ruscelli che scorrono in mezzo alle foreste di faggio e agli abeti bianchi e le note sprigionate da- gli strumenti tipici (zampogne, surdulline) contribuiscono a rendere indimenticabile il soggiorno del turista. A Terranova non ci si annoia mai. Si può andare alla scoperta di gole impervie e selvagge. Così come si possono fare affascinanti escursioni sulle ci- me dei monti che superano i 2000 metri.

Interessante da visitare è la chiesa della Madonna delle Grazie dov'è conservato un prezioso dipinto del 18°sec. Di grande valore artistico è invece la chiesa dedicata a San Francesco da Paola, costruita nel XVI secolo. Da ammirare anche il secolare Pino Lo- ricato, l'albero di maggiore interesse naturalistico e scientifico della Lucania, simbolo del Parco del Pollino. E per chi ama le emozioni forti, ci si può avventurare in canyons naturali scavati nella roccia. Con una raccomandazione, però: utilizzare le apposite guide turistiche. 

La più nobile, leale, eroica, immortale: così è definita Saragozza, Zaragoza in spagnolo, da quando si oppose stre- nuamente alle truppe napoleoniche du- rante la guerra di indipendenza spagnola. Fondata da Cesare Augusto nel 24 a.C. col nome di Caesar Augusta, fu chiamata Saraqosta durante la dominazione araba, fino a diventare l'attuale Zaragoza.

Del periodo romano restano soprattutto le mura, mentre la maggiore testimonianza del periodo arabo è il Palazzo della Aljaferia, che fu la residenza del sovrano Al-Muqtadir e poi la sede dell'Inquisizione e della Corte di Ara- gona. Le influenze arabe sono evidenti anche nella Seo, la Cattedrale di Saragozza, in stile Mudejar, la seconda chiesa più importante della città subito dopo Nuestra Senora del Pilar, la basilica barocca più grande di Spagna e meta di pellegrini da tutto il mondo.

Con la ribalta internazionale dell'Expo 2008, evento dedicato all'acqua e allo sviluppo sostenibile, la città, bagnata dall'Ebro,il fiume più largo della Spagna, è stata riammodernata ed è diventata una meta importante del turismo internazionale. E oggi merita una visita perché ha dei bellissimi monumenti, è ordinata e civile, ha una importante università e una presenza di giovani che vivacizza la vita quotidiana. Inoltre, offre ai turisti meno frettolosi la possibilità di scoprire e conoscere un pezzo di Spagna bello e affascinante.