di Rodolfo Fellini
Come rilanciare l'economia in crisi
Togliere ai ricchi per dare ai deboli? Le cose non stanno esattamente così; certo è che per rilanciare l'economia Barack Obama intende attuare politiche molto diverse dal suo predecessore. La ricetta è reintrodurre le tasse, tagliate da Bush, sui redditi superiori a 250.000 dollari e redistribuire la ricchezza a vantaggio dei ceti medi. Per arginare la crisi immobiliare, propone una moratoria di 3 mesi sui pignoramenti e la possibilità per i curatori fallimentari di rinegoziare i mutui.Per rilanciare l'impiego, sgravi fiscali fino a 3.000 dollari sulle assunzioni e proroga dei sussidi di disoccupazione.
La politica estera
Ha fatto della sua opposizione fin dal 2003 alla guerra in Iraq uno dei suoi cavalli di battaglia; ora Barack Obama propone il ritiro delle truppe americane entro 16 mesi, tranne un gruppo ridotto di truppe per l'addestramento. Convinto che la politica estera di Bush abbia messo ancor più a repentaglio la sicurezza nazionale, e che solo la diplomazia possa risolvere la crisi con Teheran, è disposto a incontrare "senza precondizioni" i leader iraniani. Deciso cambiamento di rotta anche in Medio Oriente dove, a detta del suo vice Biden, "la politica di Bush ha solo rafforzato i nemici di Israele".
Clima, una priorità
Credito di imposta per le fonti rinnovabili, che dovranno essere il 10% dell'energia elettrica entro il 2012. Impegno a ridurre dell'80% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. In tema di mutamenti climatici, Barack Obama non rinuncia al petrolio ma anzi appoggia le trivellazioni off shore. Il democratico parla però di introdurre vantaggi fiscali per l'efficienza energetica e per l'energia pulita,stanziando 150 miliardi di dollari in 10 anni. Obama è favorevole al nucleare, ma solo con il consenso dei cittadini su stoccaggio delle scorie e messa in sicurezza degli impianti.