Posta sulla vetta di un monte, alla estremità nord occidentale della Sicilia, a soli 15 chilometri da Trapani, Erice (cittadina di origine mitologica) si è affermata ormai come una delle principali mete turistiche siciliane. Meravigliosa sintesi di arte, storia e paesaggio, conserva praticamente intatto il suo centro medievale, perfettamente integrato con la morfologia del monte ed armoniosamente fuso con la splendida natura circostante.
L'impianto urbano ha una perfetta forma triangolare ed è delimitato sul lato occidentale da mura ciclopiche, interrotte da torrioni e da tre porte normanne. A sud-est dell'abitato si trova il bellissimo giardino del Balio, all'interno del quale svetta il castello Pepoli, costruito in età normanna. Risale invece al XII sec. il castello di Venere: una tipica fortezza medievale costruita nell'area dove un tempo doveva sorgere l'antico santuario di Venere Ericina.
Erice accoglie più di sessanta chiese, alcune delle quali documenti architettonici di grande pregio e preziosa testimonianza storica. Le manifestazioni più significative sono in genere quelle promosse dal Centro di cultura scientifica Ettore Majorana, anche se l'evento culturale più importante si svolge alla fine dell'estate ed è rappresentato dalla "Settimana di musica medievale e rinascimentale". Da non perdere, poi, la raffinata pasticceria ericina ed in particolare i tipi- ci dolcetti di pasta di mandorla ripieni di cedro candito.
E' una delle terre più isolate del mondo. E' l'Isola di Pasqua, appartiene al Cile e si trova nell'Oceano Pacifico, a 3600 km a est dalla costa dell'America meridionale e a 2000 km a ovest dall'isola abitata più vicina: Pitcairn. L'isola è così chiamata perché fu scoperta il giorno di Pasqua (5 aprile) del 1722 dall'esploratore olandese Jacob Roggeveen ed è possedimento cileno dal 1888.
L'isola, di forma triangolare, è di origine vulcanica e presenta tre distinti coni vulcanici: il Terevaka, il Poike e il Rano Kau. Non esistono fiumi, mancano quasi completamente gli alberi, mentre dei laghi sono presenti solo all'interno di alcuni crateri vulcanici. Tra le attività praticate troviamo l'allevamento di ovini, caprini, equini e suini, la pesca (tonni, aragoste), e in misura minore l'agricoltura (cereali, ortaggi, frutta, patate). Ma la vera ricchezza è il turismo.
L'Isola di Pasqua, che gli indigeni chiamano Rapa Nui, è uno straordinario sito archeologico, famoso per le grandi statue in pietra a forma di testa umana, dette Moai. Se ne contano circa 400, alte fino a 10 metri. Spettacolare è il paesaggio,caratteriz- zato da scogliere verticali, grotte, campi di lava e laghi di origine vulcanica. Unico centro abitato è Hanga-Roa, che è dotato di un piccolo porto e di alberghi e resort. L'isola è dal 1995 patrimonio mondiale dell'umanità.