Ancora violenza in Somalia


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Nuovi scontri a Mogadiscio

Uccisi 6 civili. Ieri kamikaze in azione in un hotel, 60 morti z

Almeno sei civili sono rimasti uccisi nei violenti scontri tra esercito e insorti islamici Shabaab che sono in corso, per il terzo giorno consecutivo, a Mogadiscio, dove ieri sono morte 60 persone, tra cui 6 deputati, nell'attacco all'hotel Muna.

Secondo alcuni testimoni, almeno sei civili sono stati uccisi da colpi di mortaio diretti contro le abitazioni. Da tre giorni e' in corso una violenta battaglia nella capitale somala in seguito all'offensiva lanciata lunedi' sera dai ribelli islamici contro le postazioni del governo transitorio somalo.

60 morti nell'assalto all'albergo
Giornata di sangue a Mogadiscio, capitale della Somalia martirizzata da anni di guerra civile e terrorismo. Almeno tre uomini armati, componenti del movimento integralista degli Shabaab, hanno ieri attaccato un hotel, uccidendo almeno 60 persone (secondo Al Jazira, mentre il ministro dell'informazione somalo Abderrahman Omar Uthman parla di 41 vittime), tra le quali sei deputati del parlamento. I feriti sono varie decine, hanno dichiarato fonti ospedaliere. Un dipendente dell'albergo, vicino al palazzo presidenziale e gia' oggetto di attacchi armati, ha detto che uno degli attentatori era un kamikaze che si e' fatto saltare. L'hotel e' frequentato da esponenti del governo e del parlamento somalo che vi scendono spesso proprio per la sua vicinanza con gli edifici istituzionali.

Il portavoce degli Shabaab ha rivendicato l'attacco odierno. ''I nostri martiri sono riusciti ad uccidere sessanta-settanta funzionari governativi, poliziotti, responsabili dell'intelligence e impiegati civili'' ha dichiarato. Il ministro dell'informazione ha denunciato che la Somalia e' nel mirino del ''terrorismo mondiale'' e per questo ha bisogno del ''sostegno internazionale''. Da ieri nel Paese sono ripresi violenti combattimenti su molte linee del fronte, con un bilancio di almeno trenta civili uccisi.

Frattini condanna
Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha espresso la piu' ferma condanna del ''vile attacco'' terroristico. ''Se consegniamo la Somalia al terrorismo islamico fondamentalista, tutto il Corno d'Africa precipitera' nel caos'', ha dichiarato in una nota il ministro Frattini che ha incaricato l'Ambasciatore italiano Dejak di esprimere oggi al Presidente del Parlamento somalo le condoglianze per le vittime dell'attentato.

L'Ue: fatto inaccettabile
Forte condanna del ministro degli esteri della Ue, Catherine Ashton, per l'attentato. 'Si tratta di un fatto inaccettabile'', afferma in una nota, sottolioneando come ''l'Unione europea resta pienamente impegnata a garantire un sostegno di lungo termine alle istituzioni somale nel loro sforzo di portare pace e sicurezza al Paese, costruendo una stabile Somalia''.