Accanto, e ''ben distinti'' dai ''tifosi veri (che sono la stragrande maggioranza)'', ci sono ''ultras violenti che si oppongono a ogni forma di sicurezza''. La tessera del tifoso, che sta per partire, e' uno strumento per contrastare questo fenomeno, ma sono in arrivo anche altre misure di prevenzione.
Ad annunciarlo e' il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in un'intervista alla Gazzetta dello sport. ''La norma del cosiddetto 'arresto in flagranza' esteso alle 48 ore successive ai fatti - spiega il ministro -, che era in scadenza lo scorso 30 giugno, e' stata prorogata.
Ed e' in itinere la trasformazione degli steward in sorta di 'pubblici ufficiali' quando sono nell'esercizio delle loro funzioni''. Sulla tessera del tifoso, che ''non e' una schedatura'', Maroni si dice ''soddisfatto. Dopo molte resistenze e qualche mugugno, le societa' hanno mantenuto gli impegni. Non tutto e' stato realizzato in modo omogeneo, ma quanto doveva essere fatto o almeno avviato, e' avvenuto''. Rispetto alla risposta arrivata dalle societa', il ministro spiega che ''hanno aderito tutti, nel senso che non c'e' societa' che abbia detto 'non lo faccio'''. Quanto alle proteste, se arrivano da frange violente, ''e' un fatto positivo, vuol dire che stiamo facendo la cosa giusta''.
Petrucci, avanti anche senza gli ultra
''Io difendo la tessera del tifoso. E' una realta' ormai, anche perche' la decisione e' stata gia' presa e condivisa dal Ministro Maroni, dal Coni e dalla Figc. Se ne faccia una ragione chi non la vuole: e' una battaglia persa in partenza perche' non si puo' tornare indietro''. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ribadisce ancora una volta la bonta' dell'introduzione della tessera del tifoso voluta dal Viminale e in prima persona dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. ''Andremo avanti anche senza chi non la vuole. Ultras contrari e pronti a disertare stadi? Pazienza, di fronte alle vite umane e alla violenza non ci sono ragionamenti che tengano. A noi non interessano queste persone, ma solo coloro che rispettano le leggi''.
Ultrà nel Napoli tentano la falsificazione
Consigli per falsificare la tessera del tifoso via internet da gruppi di ultrà del Napoli. La notizia è pubblicata oggi da "Il Mattino". La Procura di Napoli, che ha costituito un apposito gruppo di lavoro di pm sui reati da stadio, ha avviato un' indagine conoscitiva su un sito gestito da esponenti del tifo organizzato, che nei giorni scorsi avrebbe messo on-line istruzioni per falsificare la card istituita dal Ministero degli Interni. A Napoli sono circa 10 mila le tessere del tifoso distribuite finora dagli uffici postali ai nuovi abbonati del Napoli. Contro la card, che contiene i dati identificativi del tifoso ed è obbligatoria per gli abbonati e per chi vuole seguire la squadra in trasferta, è in atto una campagna di boicottaggio da parte dei gruppi ultrà, con la parola d' ordine: "Non abbonarti, non tesserarti". Scritte contro la tessera del tifoso sono apparse in diversi punti sulla città e striscioni che invitavano i tifosi a rifiutare card e abbonamento sono stati esposti il 19 agosto al San Paolo durante la partita di Europa League Napoli-Elfsborg.