Si aggrava l'impatto della crisi economica e l'Fmi taglia le stime di crescita italiane 2008 e 2009. L'Fmi prevede una contrazione dello 0,2% nel 2008 (in precedenza -0,1%) e dello 0,6% nel 2009 (in precedenza -0,2%). Previsioni negative anche per Eurolandia: nel 2008 il Pil crescerà dell'1,2% (-0,1% rispetto alla stima di ottobre) mentre nel 2009 si contrarrà dello 0,5% (-0,7%).Due i rischi principali secondo il capo economista Blanchard: "L'inasprimento della crisi finanziaria e la deflazione, anche se poco probabile". Preoccupano, poi, gli Usa che quest'anno cresceranno dell'1,4% mentre nel 2009 ci sarà una contrazione dello 07%.
L'Italia è la meno colpita dalla crisi in Europa
L'Italia meglio degli altri Paesi. Secondo l'Fmi,la nostra economia sta attraversando una fase di rallentamento, inferiore, però, rispetto a quella di Francia, Germania e Gran Bretagna. Il nostro sistema bancario è stato il meno colpito, il settore immobiliare non ha avuto gli stessi eccessi di altri stati. Ma, sottolinea il Fondo, in Italia c'è meno crescita. Per questo le stime del 2009 sono state tagliate dello 0,4%. Permangono, inoltre, problemi strutturali quali l'alto debito pubblico e la scarsa natalità.