Si è concluso dopo circa mezz'ora il colloquio privato tra il premier Berlusconi e il leader libico Gheddafi, in visita a Roma per il secondo anniversario del Trattato di amicizia tra Italia e Libia. L'incontro si è svolto nella tenda beduina allestita nel giardino dell'ambasciatore libico. Stretto il riserbo sui temi trattati.
Berlusconi e Gheddafi hanno poi inaugurato la vicina Accademia libica. In serata, la cena dell'Iftar, che conclude il mese di digiuno diurno del Ramadan, preceduta dal carosello dei Carabinieri e dall'esibizione di 30 cavalli berberi.
"La Libia rispetta le donne più dell'Occidente"
Il rais oggi ha replicato il suo show e, sempre all'Accademia libica, in una zona residenziale di Roma nord, ha concesso il bis a 200 ragazze, invitandole in tarda mattinata ad una seconda lezione sull'Islam dopo quella di ieri, impartita ad altrettante hostess. Alle partecipanti, tutte rigorosamente donne, Gheddafi ha donato il Corano e il libro Verde della rivoluzione. E ha raccontato che nel Paese da lui guidato da oltre quarant'anni, la donna gode di totale liberta'. Anzi, in confronto all'Europa e agli Stati Uniti e' piu' rispettata e non e' costretta a lavori ''non consoni al suo fisico''. Frasi che hanno contribuito ad alimentare le polemiche che hanno accompagnato la visita del colonnello in Italia.
Amnesty: Berlusconi parli di diritti umani
Amnesty International ha chiesto all'Italia di "inserire il tema dei diritti umani al centro delle relazioni bilaterali e della cooperazione con la Libia".
In un comunicato diffuso in occasione della visita di Gheddafi a Roma, Amnesty rileva che nel dialogo con Tripoli sia stata dimenticata "la spaventosa situazione dei diritti umani in Libia". Un recente rapporto dell'organizzazione denuncia una serie di violazioni, tra cui l'uso della tortura,la fustigazione delle donne e la pena di morte. Amnesty chiede che la Libia abolisca le punizioni corporali e depenalizzi i reati sessuali tra adulti consenzienti.