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In Italia si comincia a bere anche a 11 anni

L’età media del primo contatto la più bassa in Europa baby_alcolisti_scheda_296

di F. R.

In Italia, l’età del primo contatto con l’alcool è la più bassa d’Europa, con una media di 12,2 anni contro i 14,6 di quella europea. Seguono Irlanda e Austria, con una media di 12,7 anni.  I dati risultano dall’indagine “Eurobarometro 2002” della commissione europea.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, un ragazzino su cinque tra gli 11 e i 15 anni è un consumatore a rischio, in tutto sono 740.000 i giovanissimi che mettono in pericolo la propria salute.

Da un’indagine dell’Istat emerge che tra i ragazzi di 16-17 anni uno su due consuma alcolici e l’8% dei maschi consuma alcolici tutti i giorni. Altro fattore allarmante è l’aumento dell’abitudine al consumo fuori pasto: fra i giovanissimi tra i 14 e i 17 anni, la percentuale è raddoppiata dal 1994 al 2006, passando dal 13,4% al 24,2% tra maschi e dall’8% al 16,8% tra le femmine. Sempre secondo l’Istat, ammette di essersi ubriacato,nel 2005, almeno una volta il 3,2% dei giovani maschi di meno di 16 anni, età legale per poter bere alcolici.

Parla chiaro anche un’indagine, finanziata dal Ministero della Salute, e condotta nelle discoteche dal Centro collaboratore dell’OMS per la Ricerca sull’Alcol: il 67% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni beve il sabato sera. Di questi, il 20% si ubriaca nel fine settimana. E tra i teen-agers si diffonde sempre di più il “binge drinking” ,il bere per ubriacarsi, 6 o più bicchieri uno dietro l’altro.