Come una specie di contrappasso, anche la Cina, spesso additata come il maggior inquinatore mondiale, rischia di diventare vittima dei cambiamenti climatici. La prima a soffrire per l'effetto delle temperature sempre piu' alte, spiegano i ricercatori dell'universita' di Pechino, sara' l'agricoltura, che secondo alcuni scenari potrebbe perdere il 20% della produzione entro il 2050, Un'eventualita' particolarmente nefasta per il paese, che deve sfamare il 22% della popolazione mondiale pur avendo a disposizione solo il 7% dei terreni coltivabili.
Negli ultimi 40 anni, scrivono gli esperti, il territorio cinese ha gia' visto gli effetti dell'aumento dei gas serra, con la parte nord, la cui temperatura cresce al ritmo di 0,36 gradi Ogni 10 anni dal 1960, che sta diventando sempre piu' calda e Secca, e con il sud, in cui il riscaldamento e' minore, che ha una quantita' di pioggia costante ma con molti meno giorni piovosi, sintomo di eventi piu' violenti. Per il momento, spiega l'articolo, l'agricoltura non sta risentendo dei cambiamenti in maniera particolare, ma non si puo' dire lo stesso del futuro: "per capire l'impatto che avra' il riscaldamento sulle rese agricole nel futuro occorrono studi piu' approfonditi - spiegano gli esperti - nella migliore delle ipotesi resteranno invariate, ma le proiezioni piu' pessimiste danno una caduta del 20% entro Il 2050, che potrebbe riflettersi sulla possibilita' di nutrire tutta la popolazione".
Secondo le proiezioni presentate nell'articolo le perdite potrebbero arrivare al 22% per il grano, al 18% per il riso e addirittura al 30% per il mais, sia come conseguenza della siccita' e delle inondazioni causate dalle piogge sempre piu' forti sia per la sempre maggiore diffusione di parassiti e malattie delle piante, favorite dai climi piu' caldi. L'allarme lanciato per la Cina vale anche per tutto il resto del pianeta, come testimoniano diversi rapporti scientifici, e proprio l'agricoltura, gia' alle prese con l'aumento della popolazione globale, e' il settore che potrebbe subire per primo l'impatto dei cambiamenti climatici: "La popolazione mondiale aumentera' del 50% entro il 2050 - ha spiegato ad esempio Gerald Nelson, dello statunitense International food policy research institute, durante un'audizione al Congresso Usa - e gia' questa è una grossa sfida. Se si aggiungono i cambiamenti climatici la situazione peggiora, e i prezzi di alcuni beni fondamentali come il riso potrebbero raddoppiare entro i prossimi 40 anni".
Problemi ci saranno anche per l'Italia, dove si stima che ogni grado in piu' della temperatura media del pianeta portera' al 10% in meno di piogge, e dove gia' si vedono gli effetti del clima impazzito, con molte coltivazioni un tempo riservate al Sud come gli ulivi che ormai sono a ridosso delle Alpi.