Medioriente, si riparte da Washington


Stampa

I punti del negoziato

g

Sono quattro i punti di divergenza del negoziato di pace in Medioriente.

Stato palestinese: l'Anp chiede il ritorno alle frontiere del 1967, tutta la Cisgiordania, Gerusalemme e Gaza. Israele vuole uno Stato smilitarizzato, il controllo sullo spazio aereo e sulle frontiere esterne.

Colonie: i palestinesi esigono il ritiro israeliano da tutti i Territori occupati, il congelamento di nuove edificazioni. Israele esclude il ritorno ai confini del '67 ma è disposto a lasciare gran parte della Cisgiordania, annettendo tuttavia i maggiori insediamenti dove vivono 300.000 coloni.

Gerusalemme: Israele considera la città capitale "indivisibile" e pretende il controllo della zona sacra. L'Anp vuole fare della parte Est, la cui annessione a Israele non è mai stata riconosciuta e dove vivono 260.000 palestinesi, la capitale del suo Stato.

Rifugiati: i palestinesi ne chiedono il ritorno, come stabilito da una risolu- zione dell'Onu. Sono oltre 4 milioni, discendenti dei 700.000 fuggiti dopo la creazione di Israele nel 1948. Israele rifiuta "il diritto di ritorno" e vuole che i palestinesi riconoscano lo "Stato del popolo ebraico", in modo che la questione dei rifugiati sia risolta al- l'interno del futuro Stato palestinese.