Università a numero chiuso


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Oggi si riparte con veterinaria

In `palio' 1006 posti. Poi architettura e professioni sanitarie test_universita_296

Riprende oggi, dopo due giorni di sosta in corrispondenza del week end, lo svolgimento dei test selettivi per l'accesso alle facoltà universitarie pubbliche a numero chiuso a cui partecipano circa 250mila aspiranti matricole per contendersi 52.808 posti: nella mattinata si svolgerà la verifica nazionale per iscriversi a medicina veterinaria, per la quale il Miur ha messo in 'palio' 1.006 posti.

La prova durerà due ore e prevede la somministrazione di un'ottantina di domande a risposta multipla: sulla base dell'esperienza passata, da quest'anno è stato deciso che si darà più spazio ai test riguardanti la disciplina da intraprendere (ad esempio la biologia) e meno a quelli di carattere generale (che a medicina hanno fatto tanto discutere).

Esaurite le prove di medicina e odontoiatria, svolte rispettivamente giovedì e venerdì scorso, da martedì 7 settembre si passerà alle verifiche che non riguarderanno i `camici bianchi: si partirà con architettura (9.265 posti ed anche in questo caso prevarranno le domande specifiche, in particolare di storia dell'arte e di disegno).

Il giorno dopo, l'8 settembre, sarà la volta delle professioni sanitarie (28.135 posti, di cui 16.336 facenti capo a scienze infermieristiche). Un selezione, quest'ultima, che da alcuni anni attrae sempre più candidati: a conclusione del percorso formativo, proprio l'accesso a numero chiuso garantisce, infatti, quasi sempre un celere inserimento nel mondo del lavoro.

Un po' più tempo per prepararsi avranno, invece, i candidati a scienze della formazione primaria: i 4.838 posti messi a disposizione dal Miur saranno contesi solo il 20 settembre.

Anche i criteri di valutazioni sono stati stabiliti 'dall'alto': si assegnerà 1 punto per ogni risposta esatta, - 0,25 punti per ogni risposta errata; 0 punti per ogni quesito su cui il candidato non si è espresso.

Da quest'anno, la votazione conseguita alla maturità sarà presa in considerazione solo a parità di punteggio conseguito al termine delle prove. Al Miur non hanno intenzione di includere i voti del diploma perchè non rifletterebbero, sostengono, i reali meriti. Però già dal 2011 il tavolo tecnico di esperti, nominati appositamente per migliorare i quesiti, potrebbe presentare dei test diversi dagli attuali.

Le selezioni, comunque, non finiscono qui: ogni singolo ateneo può infatti determinare dei 'tetti al numero di iscrizioni annue'. In particolare nelle facoltà di ingegneria, scienze della comunicazione, psicologia, scienze giuridiche ed economia e commercio. Quasi sempre, tuttavia, in questi casi un alto numero di risposte errate non compromette l'accesso: gli studenti vengono solo "consigliati a scegliere un'altra facoltà".