Poca, povera e in pericolo


Stampa

Acqua, esauribile e anche molto 'esaurita'

Lo è per colpa dell'uomo: è l'allarme lanciato dall'Iucn, l'Unione mondiale per la conservazione della natura, che sottolinea la formidabile pressione esercitata dalle attività umane e dalla crescente urbanizzazione sulle risorse idriche naturali. Gli fa eco l'appello dell'International water management institute: necessaria una migliore gestione delle risorse. Africa e Asia le regioni più a rischio

 

 

L'acqua e' esauribile e anche molto 'esaurita', per colpa dell'uomo. Lo sostiene l'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) che ha lanciato un allarme per la "formidabile" pressione esercitata dalle attivita' umane e dalla crescente urbanizzazione sulle risorse idriche naturali.

Ma per l'Iucn e' inutile adottare misure anche severe per tutelare la risorsa quando e' gia' fortunosamente arrivata nelle aree urbane: gli interventi decisivi devono avere carattere preventivo ed essere adottati a monte negli stessi bacini idrografici.

Secondo la comunicazione presentata dall'Iucn e' necessario mantenere un equilibrio sano degli ecosistemi e soprattutto proteggere e valorizzare strumenti 'naturali' di salvaguardia: piante, risorse moreniche, zone umide tutti 'organismi' in grado di ridurre i rischi di calamita' e la vulnerabilita' dei territori all'origine e fino alle aree urbane. La relazione e' stata letta su un palcoscenico speciale, la Cina, dove si tiene un importante appuntamento dell'Iucn e che minaccia di diventare un'area fortemente critica: in Cina si prevede che entro il 2015, piu' della meta' della popolazione vivra' in aree urbane. Gia' oggi piu' di 400 delle 663 grandi citta' cinesi soffrono di problemi di carenza idrica e piu' di 100 soffrono di grave carenza nell'approvvigionamento e nell'erogazione.

Secondo l'Iucn la Cina potra' diventare un laboratorio per la salvaguardia se sapra' investire in sistemi e accorgimenti di carattere naturale, promuovendo la manutenzione e la riqualificazione dei bacini idrografici, delle zone umide, dei fiumi e delle coste.

L’ Iwmi: necessaria una migliore gestione delle risorse
Mentre l'Iucn lancia l'allarme, un altro appello arriva dall'International water management institute (Iwmi). Secondo una relazione, con precipitazioni "sempre piu' imprevedibili" e' necessaria una migliore gestione delle risorse idriche. Le condizioni meteorologiche "piu' mutevoli" rappresentano una grave minaccia per la sicurezza alimentare e per la crescita economica di molti paesi.

Fulcro centrale del rapporto e' la "necessita' di una migliore gestione delle risorse idriche" soprattutto per Africa e Asia: a singole soluzioni, come la costruzione di grandi dighe, i ricercatori del Iwmi preferiscono rilanciare un approccio "integrato" che combini grandi opere con opzioni di deposito su piccola scala. Misure "ben pianificate" per l'utilizzo di acque sotterranee, stagni, vasche e serbatoi possono contribuire, secondo quanto appare dalla relazione, alla sicurezza alimentare locale e alla crescita economica.

"Milioni di contadini nelle comunita' che dipendono dall'agricoltura pluviale sono a rischio - ha affermato Colin Chartres, direttore generale della sede dello Sri Lanka dell'Iwmi, che ha pubblicato la relazione in concomitanza con il World Water Week in corso a Stoccolma - il cambiamento climatico colpira' duramente queste persone, quindi dobbiamo investire 'pesantemente' e velocemente sulle misure di adattamento possibili".

I ricercatori hanno stimato che fino a 499 milioni di persone in Africa e in India potranno trarre beneficio da una migliore gestione delle risorse idriche agricole. In questi paesi infatti, nonostante siano le regioni con il minore sviluppo nelle infrastrutture di stoccaggio di acqua, l'agricoltura pluviale rappresenta tuttora un settore "enorme" del reparto agricolo, pari al 66% della superficie in Asia e al 94% nell'Africa sub-sahariana.

come esempio, in zimbabwe, che ha precipitazioni abbondanti o Scarse, piccoli bacini di raccolta hanno incrementato le rese di Mais, o in niger, dove hanno consentito ad una resa del miglio Migliore di tre o quattro volte, mentre nel nord-est del Rajasthan in india, la costruzione di circa 10.000 strutture di Raccolta dell'acqua, hanno permesso di irrigare circa 14.000 Ettari andando a beneficio di 70.000 persone.