La Commissione Ue ha rialzato le stime di crescita dell'Italia nel 2010 all'1,1% rispetto a 0,8% previsto in maggio. La ripresa dell'economia viene giudicata "moderata" e sarà trainata principalmente dal settore industriale grazie al rilancio delle esportazioni dopo il collasso verificatosi nel 2009.
Nel terzo trimestre, secondo la Commissione europea, il Pil crescerà dello 0,5%, nel quarto dello 0,2%. Nel primo e nel secondo trimestre dell'anno il Pil era cresciuto di 0,4% in entrambi i trimestri.
La ripresa moderata dell'economia italiana, è scritto nel rapporto di previsione, dipende dal sostegno della domanda esterna che favorirà gli investimenti in equipaggiamenti. Tale risultato è anche dovuto agli incentivi fiscali terminati alla fine di giugno. Invece gli investimenti nel settore delle costruzioni è atteso restare debole nei prossimi trimestri.
La situazione del mercato del lavoro viene giudicata "fragile" e "continuerà a pesare sulla dinamica del consumo privato". Per quanto riguarda il profilo trimestrale della crescita del Pil i dati più recenti sulla produzione industriale e sulla fiducia del business indicano che l'espansione economica nel terzo trimestre continuerà grosso modo allo stesso ritmo dei primi due trimestri dell'anno.
La ripresa dovrebbe rallentare nell'ultimo trimestre dell'anno a causa della attesa decelerazione della domanda globale. Le prospettive di medio termine per l'economia italiana appaiono soggetti sia a rischi al rialzo sia a rischi al ribasso della previsione di crescita.
Da una parte la domanda globale potrebbe rivelarsi più forte di quanto anticipato con effetti favorevoli per gli investimenti delle imprese. Dall'altra parte possibili nuove tensioni e incertezze sui mercati finanziari possono condizionare negativamente la fiducia degli operatori economici.