di Mauro Caputi
Il primo dei quattro turni infrasettimanali del 2010/11 consegna all’Inter il primato in classifica in solitudine. I nerazzurri hanno ragione del Bari, soffrendo qualcosa solo nelle prime battute, mentre il Cesena, che condivideva la vetta, viene spazzato via dal Catania. La quarta giornata, disputata al mercoledì, vede anche la Roma continuare a sprofondare nella crisi per merito del Brescia che s’installa al secondo posto insieme al Chievo.
A San Siro dopo soli 20” Almiron centra il palo su assist di Ghezzal. E’ l’acuto del Bari che ha il solo effetto di svegliare l’Inter. Eto’o dà spettacolo e scuote dal torpore Milito servendogli l’1-0 a pochi centimetri dalla porta (27’). Per chiudere la gara serve il secondo tempo, con due ingenuità della difesa pugliese. Al 50’ Rossi tocca di mano in area e manda il camerunese dal dischetto per il raddoppio. Sempre dal dischetto la doppietta personale che manda Eto’o a condurre con cinque reti la classifica marcatori (fallo di Rivas su Lucio al 64’). Bis anche per Milito, lanciato in contropiede a 4’ dal termine a fissare il 4-0 definitivo.
In scia ai nerazzurri Brescia e Chievo. Le rondinelle superano 2-1 la Roma contenedola bene nel primo tempo e passando col finlandese Hetemaj su cross di Caracciolo al 13’ in una delle rare sortite. Nella ripresa Ranieri fa esordire Adriano, ma gli effetti non si vedono. Al 65’ colpo da ko per una contestata decisione dell’arbitro che vede il fallo di Mexes (che in realtà interviene sul pallone) su Eder lanciato a rete. Rigore, trasformato da Caracciolo, ed espulsione del francese (che protesta a lungo prima di uscire). La Roma ha il merito di provarci fino in fondo e sfiora l’impresa: all’83’ Borriello dimezza le distanze e al 7’ di recupero Sereni salva sul colpo di testa di Adriano. Il Chievo, invece, espugna 3-1 il San Paolo rimontando il vantaggio iniziale del Napoli siglato da Cannavaro (trovato sul secondo palo da un cross di Lavezzi al 9’). La riscossa veneta porta la firma e mostra la potenza di Pellissier al 22’. Risultato capovolto dall’inserimento di Fernandes, a rimorchio di una trama offensiva al limite dell’area al 58’, e messo in cassaforte in modo rocambolesco al 74’: Hamsik colpisce di testa a botta sicura e chiama Sorrentino alla parata miracolosa; sul capovolgimento di fronte errore incredibile di Cannavaro che libera Pellissier per la doppietta che lo innalza a quota 4 reti.
Pari emozionante fra Lazio e Milan che si affrontano a viso aperto all’Olimpico. I biancocelesti mettono in mostra un ottimo Hernanes, che cerca varchi per gli inserimenti dei compagni, mentre fra i rossoneri Ibrahimovic sembra imballato ma risulta, come al solito, decisivo. E’ lo svedese (primo gol in questo campionato) a sbloccare la gara al 66’ con una potente percussione su assist di Seedorf. Il Milan sembra in grado di addomesticare il gioco della Lazio, non più spumeggiante come nel primo tempo. Rovina i piani un’iniziativa di Hernanes che trova l’inserimento vincente di Floccari all’81’. A 2’ dal termine le due tifoserie hanno di che sussultare: prima una sassata di Zambrotta dal limite si schianta sulla traversa; una manciata di secondi dopo il velenoso sinistro di Hernanes chiama Abbiati agli straordinari.
A Catania si registra il crollo del Cesena. Un 2-0 senza appello a favore dei padroni di casa, molto attivi fin dalle prime battute. Silvestre al 23’ svetta di testa su calcio di punizione e sblocca la gara. La reazione dei romagnoli latita, a fare gioco sono solo i rossazzurri. Al 58’ raddoppio di Maxi Lopez, dimenticato per un’applicazione ‘allegra’ del fuorigioco in piena area su un assist di Ledesma. A Cagliari scialbo 0-0 fra i rossoblù e la Sampdoria. In una partita sostanzialmente spenta sono gli ospiti ad avere le due migliori occasioni, una per tempo, entrambe con Pazzini.
Divisione della posta in Genoa-Fiorentina e Lecce-Parma, entrambe chiuse sull’1-1. A Marassi si sblocca Gilardino che, all’11’, sfrutta una disattenzione collettiva della difesa. Il sogno viola dura appena 7’, quanti ne bastano a Mesto per dialogare con Veloso e pareggiare con un sontuoso diagonale. La Fiorentina sparisce, il Genoa cresce e Frey deve salire in cattedra per salvare il pareggio che tiene i gigliati sull’orlo della crisi. Nel Salento partita spigolosa aperta al 31’ dal rigore di Jeda (intervento di Lucarelli) ed equilibrata da Crespo al 69’.
Resta a zero, quattro sconfitte in quattro partite, l’Udinese che cade 2-1 a Bologna beffata al 90’. Per i felsinei si materializza una rimonta vincente dopo il gol su fulmineo contropiede di Di Natale al 9’. Il pareggio arriva subito, al 16’, col colpo di testa di Gimenez su assist di Di Vaio. I padroni di casa prendono in mano le redini del gioca, ma non producono molto. Di rimessa, Benatia, tutto solo in area, centra la traversa. Al 90’ Di Vaio trova il colpo da tre punti intervenendo al volo sulla torre di Mutarelli dopo un corner. .
Juventus-Palermo chiuderà giovedì sera la quarta giornata. Nei rosanero potrebbe rivedersi Miccoli, convocato per la prima volta dopo il lungo infortunio. I bianconeri vorrebbero confermare i progressi mostrati nella trasferta di Udine.