Classifica del Forum P.A.


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La Pubblica Amministrazione non è 'rosa'

'Ci sono più donne nel parlamento afghano che nei Consigli e nelle Giunte dei Comuni italiani' imprese_donne_296

di Francesco Chyurlia

“Ci sono più donne nel parlamento afghano che nei Consigli e nelle Giunte dei Comuni italiani”. Un’affermazione all’apparenza paradossale ma confermata dai dati evidenziati nell’annuale rilevazione dell’Osservatorio Donne nella PA promosso da futuro@lfemminile (iniziativa di Social Responsability di Microsoft in collaborazione con Acer) e da Forum P.A. All’Osservatorio Donne nella PA aderisce INAIL come partner istituzionale.
“Se in Afghanistan è prevista per legge una presenza del 25% di donne in Parlamento –sostiene l’Osservatorio- in Italia nei Consigli comunali si registra una presenza media dell’11,8%; non va meglio nelle Giunte comunali (17,8% di media), né nella dirigenza amministrativa apicale (con un 20,4% di media). Situazione leggermente migliore nelle province e nelle regioni”. II Presidente di Forum P.A., Carlo Mochi Sismondi, dichiara: “Con tenacia cerchiamo di contribuire a una battaglia per le pari opportunità che, considerata ormai da tanti quasi scontata, è invece lungi dall’essere vinta”. L’Osservatorio ha anche lanciato un “call” aperto a tutte le Pubbliche Amministrazioni finalizzato a raccogliere, valorizzare e divulgare azioni concrete per favorire lo sviluppo professionale delle donne e sostenere la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.

I dati della rilevazione
Comuni capoluogo
: è molto bassa la percentuale di presenza delle donne sia nei Consigli comunali (11,8% di media e ben 23 Comuni con meno del 5% di consiglieri comunali donne), sia nelle Giunte comunali (17,8% di media e 6 città importanti come Cagliari, Catania, Lecce, Siracusa, Olbia e Vibo Valentia che hanno giunte con assessori solo uomini), sia nella dirigenza amministrativa apicale (con un 20,4% di media e ben 47 comuni, ossia il 42% del totale, dove non c’è neanche un dirigente generale donna).
Città metropolitane: restringendo l’indagine alle 14 città metropolitane (Bologna non è considerata in quanto attualmente commissariata) la situazione non migliora molto. Si registra un 9,7% di donne nei Consigli comunali e un 14,7% nelle Giunte. Unica nota a favore è che qui abbiamo tre dei sei sindaci donna presenti in totale nei Comuni capoluogo.
Province: situazione leggermente migliore nelle province (con una percentuale media di donne del 12,9% in Consiglio provinciale e del 17,2% in Giunta) anche se restano impressionanti i numeri delle amministrazioni provinciali che hanno giunte solo maschili (20) o che non hanno neanche una donna nei vertici apicali (56).
Regioni: nelle Regioni la percentuale di donne in giunta sale al 22,1% anche se sempre basso rimane quello delle consigliere regionali; evidentemente le quote rosa nelle liste e nei listini non sono servite a molto se le donne a sedere nelle assemblee sono solo l’11,4%.

Una classifica 'ponderata'
Forum P.A. ha costruito una “classifica” non sulla base dei numeri assoluti, ma sulla base delle percentuali ponderate delle donne nei consigli, nelle giunte e nella dirigenza di prima e seconda fascia, tenendo nella dovuta considerazione la presenza di figure di vertice. In sostanza ha provato a misurare il “peso” di ogni percentuale.
Ecco cosa emerge:
Comuni capoluogo: il Comune più “rosa” è Genova, seguito da Vercelli, Villacidro (capoluogo della provincia del Medio Campidano), Padova e Rimini. Il Comune maglia nera è Treviso, preceduto da Potenza, Viterbo e Olbia: queste quattro città non hanno neanche un assessore né un dirigente apicale donna.
Città metropolitane: Genova è prima anche in questa classifica ristretta; a seguire troviamo Napoli, Firenze e Milano (tutte queste città, eccetto Firenze, hanno un sindaco donna). In coda troviamo tre città del sud (Cagliari, Catania e Reggio Calabria) assieme a Venezia. La Capitale è a mezza classifica, all’ottavo posto su quattordici città metropolitane (Bologna non viene considerata in quanto attualmente commissariata).
Province: in testa è Trieste, seguita da Ferrara, Prato, Reggio Emilia e Modena, mentre in coda come maglia nera c’è Avellino immediatamente preceduta da Agrigento, Viterbo, Messina e Pordenone.
Regioni: la regione più “rosa” è l’Umbria con una Presidente, un terzo di donne in giunta e il 44% di dirigenti apicali al femminile. A seguire il Lazio (anche qui il Presidente è donna) e poi il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana. Chiude la classifica il Molise, preceduto dalla Calabria e dalle insospettabili Veneto e Lombardia.

>>> LA SINTESI DELLE CLASSIFICHE