Atlante delle crisi


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L'impegno dell'Unicef in Congo

Aiuti per i più deboli, collaborano le Ong congo2_296

di B. B.

Dalla ripresa dei combattimenti, centinaia di bambini sono rimasti separati dalle famiglie. L'Unicef, insieme alle organizzazioni con cui coopera, sta potenziando la propria azione di risposta umanitaria per i nuovi sfollati.

Autobotti con scorte di acqua potabile raggiungono ogni giorno 40-50 mila per- sone nella città di Kibati,15 km a nord di Goma (Est Congo). L'acqua pulita è fondamentale per arginare i focolai di colera e di infezioni. Sempre a Kibati, distribuiti biscotti ad alto valore e- nergetico a più di 15 mila bambini. Donne e bambini malati o feriti ricevono assistenza medica e farmaci.

I bambini rimasti isolati vengono temporaneamente affidati ad altri nuclei familiari in grado di offire loro protezione, mentre è in corso la ricerca dei loro genitori. Nonostante le difficoltà di accesso all'area, l'Unicef continua la distribuzione di acqua potabile a Rutshuru, dove sono in movimento
migliaia di sfollati.

Oltre alla risposta alle emergenze immediate l'Unicef è impegnato in Congo Rdc in progetti a lungo termine. Tra i principali interloctori dell'Agenzia dell'Onu nel Paese ci sono istituzioni, Ong internazionali, Ong e associazioni di volontariato locali.


Il progetto per i bambini di strada

La popolazione di migliaia di bambini di strada (sheguè), orfani di guerra ed ex bambinisoldato, aumenta ogni giorno.

Dal 2001 l'Unicef ha avviato un programma di assistenza e recupero per questi piccoli attraverso il finanziamento di centri di accoglienza gestiti da Organizzazioni non governative (Ong).

L'Unicef collabora inoltre con uno speciale organismo governativo per reintegrare i bambini liberati dai gruppi e dalle forze armate: 18 mila i bambini aiutati a reintegrarsi nella società. L'azione di protezione comprende quella alle vittime di violenza sessuale.