Festival del Cinema di Roma


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Oggi la cerimonia di premiazione

Favoriti Heaven e Servillo, assegnati primi riconoscimenti v

La quinta edizione del Festival del Film di Roma si avvia a conclusione e inizia il toto vincitore. Dalla giuria non filtrano indiscrezioni. Si conoscono invece le quotazioni dei bookmakers inglesi che danno per favorito “Heaven. In a better world” come miglior film”. Dalle quotazioni poche speranze per il cinema italiano affidate esclusivamente a Toni Servillo, che ha buone possibilità di essere insignito del premio al miglior attore (3.50) per “Una vita tranquilla”.

Claudia Gerini presenta la cerimonia della consegna dei Premi Ufficiali della quinta edizione assegnati dalla giuria internazionale diretta da Sergio Castellitto e composta dalla giornalista e scrittrice Natalia Aspesi, il regista Ulu Grosbard, lo scrittore Patrick McGrath, il regista Edgar Reitz e la direttrice del Museo della Arti Multimediali di Mosca Olga Sviblova. Per la prima volta, la giuria internazionale consegna anche la Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio metterà in rilievo i valori umani e sociali.

Attraverso un sistema elettronico, il Festival ha previsto inoltre la partecipazione di tutti gli spettatori all’assegnazione del Premio Marc’Aurelio del pubblico al miglior film – BNL in Concorso nella Selezione Ufficiale.

A partire dall’edizione 2010, in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene poi attribuito il Premio Marc’Aurelio Esordienti. Il nuovo riconoscimento intende premiare il miglior regista o il miglior interprete del film, alla sua opera prima. La giuria è composta da Andrea Piersanti (presidente), Valentina Carnelutti, Claudio Giovannesi, Uliana Kovaleva e Giampaolo Rossi.

Una giuria internazionale presieduta da Folco Quilici con Anna Glogowski, Villi Herman, Alexandre O. Philippe e Kayo Yoshida assegna invece il Premio Marc’Aurelio al miglior documentario per la Sezione L’Altro Cinema | Extra.

Ai film in concorso nella sezione Alice nella città, vengono attribuiti i due premi Marc’Aurelio Alice nella città. I vincitori sono scelti da due giurie, una composta da ragazzi dagli otto ai tredici anni e l’altra dai quattordici ai diciassette, appositamente selezionate tra pubblico e scuole.

Il Festival assegna il Marc’Aurelio alla memoria di Suso Cecchi d’Amico, la grande sceneggiatrice italiana scomparsa lo scorso 31 luglio.
Questi i premi:
• Premio Marc’Aurelio Esordienti
• Premio Marc’Aurelio Alice nella città sotto i 12 anni
• Premio Marc’Aurelio Alice nella città sopra i 12 anni
• Premio Marc’Aurelio al miglior documentario per la Sezione L’Altro Cinema | Extra
• Targa Speciale del Presidente della Repubblica Italiana al film che meglio metterà in rilievo i valori umani e sociali
• Premio Marc’Aurelio del Pubblico al miglior film – BNL
• Premio Marc’Aurelio della Giuria alla migliore attrice
• Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior attore
• Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio
• Premio Marc’Aurelio della Giuria al miglior film

 

Intanto sono stati assegnati i premi collaterali:

Premio Libera Associazione Rappresentanti di Artisti (L.A.R.A.) al miglior interprete italiano:
Francesco Di Leva per Una Vita Tranquilla

Premio Enel Cuore al miglior documentario sociale (sezione L’Altro Cinema | Extra):
Diol Kadd. Vita, diari e riprese in un villaggio del Senegal di Gianni Celati

Premio Farfalla d’oro - Agiscuola:
Kill Me Please di Olias Barco

Premio Focus Europe al Miglior Progetto Europeo:
Director’s Cut di Nader Takmil Homayoun

Eurimages Co-Production Development Award:
Chaika di Miguel Ángel Jiménez

Premio Selezione [CINEMA.DOC] al Miglior documentario italiano:
Le Radici e le Ali di Claudio Camarca e Maria Rita Parsi

Premio Politeama Catanzaro - Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. La Grande Musica per il Cinema:
Annette Focks per Poll

Premio HAG - Pleasure Moments:
The Promise: The Making of Darkness on the Edge of Town di Thom Zimny

Premio Lancia Musa e Diva:
Micaela Ramazzotti e Cristiana Capotondi

Premio WWF per la biodiversità:
De Regenmakers di Floris – Jan Van Luyn

3 Social Movie Star Award:
Fabrizio Gifuni

 

L'INCONTRO CON ANDREA CAMILLERI

'Si può dire ad un giovane solo di essere se stesso, di farsi condizionare il meno possibile da una società che finge di darti la massima libertà, e invece ti dà il massimo condizionamento. Io sotto il fascismo ero più libero di voi oggi''. Lo ha detto lo scrittore Andrea Camilleri nell'incontro con i ragazzi, organizzato dalla sezione 'Alice nella città'', al Festival di Roma. Durante la conversazione, alla quale ha partecipato anche Michele Riondino, l'attore che interpreterà il giovane Montalbano in una fiction Rai, l'autore siciliano ha anche parlato della Rai, rispondendo ad una domanda dal pubblico: ''Ho lavorato in Rai 35 anni, ho esordito come funzionario ed ho sempre rifiutato di esserne dirigente. Vuole che le dica che era meglio ieri di oggi? Sì, era meglio ieri, anche con Bernabei. Io ero comunista tesserato e non ho mai avuto fastidi da Bernabei. Ho sempre lavorato senza censure,oggi è un po' più difficile".

Lo scrittore ha rivelato che : ''Quando mi è stato detto che volevano fare una fiction su Montalbano giovane ho provato un minimo di commozione, era come se il personaggio non ringiovanisse ma avesse creato un erede e che continuasse a vivere attraverso la mia scrittura. E questo mi ha commosso''. Lo scrittore ha anche accennato all'attuale situazione del cinema italiano: ''Si ha l'impressione che il cinema italiano sia in ottima salute, ma non è vero. La fatica di produttori e registi è duplice, non solo per fare i loro film, ma per le difficoltà che si frappongono, la scarsità dei mezzi e una certa sottovalutazione dell'importanza della cultura.