Esplosione in azienda chimica


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6 feriti gravi nel milanese

L'incidente in un'azienda che si occupa di servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali j

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Sono stati sorpresi da un'esplosione nel capannone dove stavano lavorando, nella Eureco, un'azienda di Paderno Dugnano, alle porte di Milano, specializzata nel trattamento e nello stoccaggio di rifiuti. Setti operai, dipendenti di una cooperativa esterna, cinque italiani e due stranieri, sono rimasti ustionati, verso le 15 di oggi, dallo scoppio di una bombola e dalle fiamme che si sono sprigionate subito dopo nella ditta.

Cinque di loro sono in gravi condizioni, due sono stati trasferiti in serata nel centro grandi ustionati di Torino, mentre altri quattro sono stati ricoverati dal personale del 118 negli ospedali della zona, e non sarebbero in pericolo di vita. Un settimo operaio coinvolto, invece, e' stato trattenuto in osservazione per alcuni accertamenti. L'esplosione, che si e' verificata per cause ancora da accertare, forse per un errore umano, ha fatto deflagrare altro materiale presente all'interno del capannone e ha provocato un incendio.

Subito sono intervenuti carabinieri, polizia e i vigili del fuoco, che hanno lavorato a lungo per domare le fiamme, mettere in sicurezza il materiale pericoloso contenuto all'interno del capannone e raffreddare alcune bombole di acetilene. ''Ho visto i miei colleghi che venivano portati via dall'ambulanza, erano completamente ustionati, e' stato un disastro'', ha detto un dipendente della Eureco, che al momento dell'esplosione si trovava all'esterno dello stabilimento, costruito nei primi anni '90 a pochi metri dalla superstrada Milano-Meda, chiusa all'altezza dell'azienda durante l'intervento per motivi precauzionali.

Davanti ai cancelli della fabbrica si sono radunati anche alcuni parenti degli operai feriti, preoccupati per le condizioni dei loro familiari, e i residenti della zona. ''Ho sentito da casa mia un'esplosione fortissima che ha fatto tremare i muri, seguita da diverse altre esplosioni meno intense'', ha raccontato Angela Bonsanti, una donna che abita di fronte all'azienda. ''Sono scesa in cantina perche' pensavo fosse entrato qualcuno in casa - ha continuato - poi quando ho avvertito la puzza di bruciato e ho sentito le sirene delle ambulanze mi sono precipitata qui, perche' non e' la prima volta che qui succedono incidenti''. Nella stessa azienda infatti a luglio erano bruciati alcuni cassonetti, ma l'incendio non aveva provocato feriti.