Tra fede e laicità ''occorre un incontro, non uno scontro'', e la Spagna, insieme al resto d'Europa, farebbe bene a rinvigorire le sue radici cristiane, per assicurare ai suoi cittadini un futuro di verita', liberta' e giustizia.
Sono state queste le prime parole pronunciate da Benedetto XVI nel suo viaggio in Spagna, il diciottesimo all'estero del suo Pontificato, il quinto ed ultimo di quest'anno. Il pontefice è arrivato all'aeroporto di Santiago de Compostela avvolto da una fitta nebbia. Ad accoglierlo il principe ereditario Felipe di Borbone e la moglie Letizia, principessa di Asturie, stretta in un attillato tailleur grigio.
Con il premier Zapatero è previsto un incontro solo domani, poco prima della partenza, ma il Papa, già sull'aereo che lo portava in Spagna, ha subito affrontato le differenze che li dividono, affermando che la Spagna, ''paese originario della fede'' ha sviluppato, a partire dagli anni '30, quando i cattolici venivano perseguitati durante la guerra civile, ''una laicità, un anticlericalismo, un secolarismo forte e aggressivo''.
Atteggiamenti, del resto - ha spiegato - comuni oggi anche al resto dell'occidente, motivo che lo ha indotto a istituire un dicastero vaticano per la ''nuova evangelizzazione''. Perché in Europa - ha spiegato durante il volo - "la continuità della fede deve cercare di rinnovarsi", in un costante cammino di cooperazione con le istituzioni per il bene della società.
Un invito rinnovato con forza durante il suo primo discorso ufficiale, all'aeroporto di Santiago. ''Vengo come pellegrino'', ha esordito il pontefice e, ''come il servo di Dio Giovanni Paolo II, che da Compostela esortò il vecchio continente a dare nuovo vigore alle sue radici cristiane, anch'io vorrei esortare la Spagna e l'Europa a edificare il loro presente e a progettare il loro futuro a partire dalla verità autentica dell'uomo, dalla libertà che rispetta questa verità e mai la ferisce, e dalla giustizia per tutti, iniziando dai più poveri e derelitti".
Il Papa ha poi concluso il suo discorso con un breve saluto in lingua galiziana: ''rinnovo il mio affetto e la mia vicinanza agli amatissimi figli di Galizia'', ha detto. Il pontefice si è poi allontanato per recarsi, in papamobile, alla Cattedrale di Santiago de Compostela, dove si inginocchierà sulla tomba di san Giacomo e terrà un altro breve discorso.