La burocrazia costa al sistema Paese 70 miliardi di euro l'anno. Secondo la Cgia di Mestre, gli oneri amministrativi a carico delle imprese, dei cittadini e dello Sato hanno una incidenza sul Pil italiano del 4,6%, che equivale ad un costo annuo pari a 69,96 miliardi di euro.
E' questo il principale risultato emerso da un'analisi condotta dall'Ufficio studi della Cgia (dati 2009) sui costi sostenuti dalle imprese (pubbliche e private) e dai cittadini italiani per 'districarsi' tra certificati, timbri, comunicazioni, richieste di pareri ed autorizzazioni varie.
Ma anche nel resto d'Europa - sottolineano gli artigiani di Mestre - le cose non vanno molto meglio: tra i 25 paesi della Ue il peso complessivo della burocrazia si aggira sui 407,2 miliardi di euro, con punte massime sul Pil che toccano il 6,8% in Grecia ed Ungheria e il 5% in Polonia. In termini pro capite, invece, su ogni cittadino italiano 'grava' un costo annuo pari a 1.165 euro. A fronte di una media europea pari a 866,2 euro, presentano dei costi amministrativi superiori ai nostri solo l'Austria, con 1.510,3 euro, la Grecia con 1.407,3 e l'Olanda con 1.283,7.
''In questa analisi, oltre al peso che grava sulle imprese private e sui cittadini, siamo stati in grado di includere anche gli effetti che la burocrazia impone alle aziende e alle amministrazioni pubbliche - sottolinea il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - Insomma, anche lo Stato è vittima del fuoco amico: e' chiamato a far rispettare le disposizioni, ma anche ad applicare in prima persona tutte quelle norme, quelle procedure, quelle comunicazioni che in maniera spesso cervellotica e maldestra il legislatore continua ad imporre al sistema Paese drenando risorse e potenzialità che potrebbero essere investite per aggredire la crisi economica''.
Da un punto di vista legislativo, ricordano gli artigiani di Mestre, con il 'Taglia oneri amministrativi' introdotto con l'art.25 del Dl 112/2008 e' stata prevista la riduzione dei costi burocratici di tutte le materie di competenza statale, con l'obbiettivo di giungere entro il 2012, come stabilito in sede comunitaria, alla riduzione del 25% dei costi amministrativi che gravano sulle imprese: ''Se questa riduzione dei costi sarà rispettata - conclude Bortolussi - noi stimiamo un alleggerimento del carico burocratico sulle imprese pari a circa 18 miliardi di euro l'anno. In pratica, oltre un punto percentuale di Pil potrà essere investito per produrre ricchezza e combattere efficacemente le difficoltà economiche che ancora oggi attanagliano il Paese''.