L'aiuto dello Stato alle zone del Veneto alluvionate sara' ''sostanzioso e immediato''. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, giunto ieri mattina a Monteforte D'Alpone (Verona), da dove ha iniziato il sopralluogo alle zone del Veneto colpite dal maltempo di questi giorni.
Napolitano: disastri? Rispettare le regole
Il mancato rispetto delle regole è alla radice di molti disastri ambientali. A sostenerlo, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante un incontro al Quirinale con i vincitori del concorso "Immagini per la terra". Napolitano, rispondendo a una domanda ha detto che "purtroppo agli uomini a volte piace concentrarsi su quello di cui hanno bisogno nell'immediato. E così non rispettano le regole: c'è chi costruisce casa senza pensare se reggerà in caso di alluvione". Dunque ci vogliono leggi che dicano cosa fare e cosa no
Calearo, al Veneto 1 miliardo di euro per farlo ripartire
''Credo che si debba perlomeno dare quella cifra che il presidente della Regione calcola in un miliardo di euro, per far ripartire questa Regione che e' nella locomotiva del Paese''. Massimo Calearo, deputato vicentino del Gruppo misto ed ex presidente di Federmeccanica, chiede al governo di stanziare aiuti per la ricostruzione del Veneto, devastato dalle esondazioni dei giorni scorsi.''Sono molto felice - dice ai microfoni di Cnrmedia - che il presidente del Consiglio e anche il ministro Bossi vengano di persona a vedere quello che e' stato fatto in una settimana. E' stata ripulita' la citta' pero' adesso c'e' tutta la ricostruzione, c'e' gente che ha perso la casa, l'impresa''. Riguardo all'ipotesi di trattenere in Veneto parte dell'Irpef della regione, ''Io credo - rileva - che sia giusto che questa proposta venga messa in atto nel momento in cui lo Stato centrale non da delle risposte. Non e' nello spirito veneto di mettersi a gridare o di farsi sentire, pero' in questo momento bisogna trovare una soluzione. Io mi auguro che la visita di Berlusconi oggi, possa portare domani all'interno della Finanziaria il corretto contributo per la ricostruzione del Veneto''.
Sacconi, non capisco agitazione sciacalli
''Ho visitato i luoghi e mi sono reso conto di persona dell'entita' dei danni per coloro che sono stati colpiti dalla terribile ondata di maltempo, capisco meno il nervosismo di quelli che non sono stati colpiti, come sciacalli che si agitano intorno a coloro che sono stati colpiti''. E' il commento del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, alle minacce di non pagare le tasse in Veneto a seguito della alluvione dei giorni scorsi. Sacconi, che ha parlato a margine di una conferenza allo Iulm, ha spiegato che ''il governo e' stato presente fin dalle prime ore'' e che ''la dichiarazione di stato di emergenza e la prima messa a disposizione di 20 milioni di euro e' quello che si fa sempre in questi casi''. ''Siamo assolutamente nel percorso - ha affermato il ministro - un percorso rapido che deve condurre a riconoscere il risarcimento di tutti i danni ricevuti''. Secondo Sacconi infine ''non c'e' nessuna ragione, almeno fino a questo momento, per temere che lo Stato non sia solerte o capace di ristorare tutto il danno ricevuto anche se nessuno potra' cancellare evidentemente il segno di quella violenza della natura''.
Cedimenti stradali e caduta alberi a Napoli
Sono oltre cento le chiamate effettuate al 115 ancora in attesa di essere espletate da parte dei vigili del fuoco di Napoli, impegnati tutta la notte per fare fronte alle emergenze causate dal maltempo. A Napoli e in provincia si registrano numerosi cedimenti stradali, cadute di alberi e calcinacci da cornicioni resi pericolanti dai violenti temporali. A Saviano, nel Napoletano, il cedimento di una strada ha interessato anche muro adiacente la carreggiata che ha provocato forti problemi alla viabilita'. Al momento risultano al lavoro tutte le squadre e i mezzi dei vigili del fuoco, costretti ad attivare un piano di ''micro-emergenza'' per fronteggiare le richieste. Praticamente ancora fermi i collegamenti marittimi nel Golfo di Napoli. Questa mattina solo alcuni traghetti sono riusciti a partire ma, con l'incalzare delle cattive condizioni meteo, con mare e vento di libeccio forza 7, i traghetti e gli aliscafi sono tutti rimasti ormeggiati nei porti. Alle navi che sostano nel porto di Napoli, a causa del forte moto ondoso, si e' reso necessario rinforzare gli ormeggi per motivi di sicurezza.
>>> Berlusconi contestato a Padova e all'Aquila (foto)