"In Veneto si e' costruito troppo; tra il 2000 e il 2006 la superficie artificiale della Regione, e cioe' le superfici strettamente legate agli usi urbani, e' aumentata piu' del doppio della media nazionale. Ed e' questa, sicuramente, una delle cause che ha provocato il disastro ambientale della settimana scorsa". La critica arriva da Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, dopo aver elaborato i dati del Consiglio Nazionale dei Geologi sul "consumo" di suolo in Italia negli ultimi anni.
Dopo il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna e la Valle d'Aosta, il Veneto infatti, e' al quarto posto per numero di metri quadrati per abitante (309,4 contro i 298 mq/ab della media italiana) di superfici artificiali, con una incidenza sul totale del territorio regionale pari all'8,3% contro il 5% della media nazionale. "Rispetto a quest'ultimo indicatore, solo la Lombardia presenta un risultato piu' preoccupante del nostro", prosegue Bortolussi sottolineando come, negli ultimi 20 anni, "molti sindaci hanno salvato i bilanci comunali edificando a dismisura, garantendosi, cosi', cospicue entrate con gli incassi dell'Ici e degli oneri di urbanizzazione".
Ma la grande stagione edificatoria non sembra finita, accusa ancora la Cgia che ricorda i 5 grandi mega progetti in fase di definizione che incombono sul Veneto:Veneto City (Dolo-Venezia) per 60 ettari interessati; Motorcity (Vigazio -Verona): 450 ettari interessati;Eastgate Park (Portogruaro-Venezia): 160 ettari interessati;Magna Park (San Bellino-Rovigo): 10 ettari coperti;Macroarea SS 434 (Arqua' Polesine-Padova/Villamarzana-Rovigo): 140 ettari interessati.