Ecco in pillole il ''piano d'azione di Seul'' messo a punto dai leader del G20 nelle conclusioni del summit.
- CAMBI. Vigilare sugli eccessi di volatilità, no alle svalutazioni competitive, flessibilita' dei tassi di cambi che devono riflettere i fondamentali economici.
- SQUILIBRI COMMERCIALI. No ai protezionismi e ridurre gli eccessi nelle partite correnti ''a livelli sostenibili''. Entro meta' 2011 linee guida indicative da presentare ai ministri delle finanze e ai governatori centrali.
- REGOLE FINANZA. Via libera a nuovi requisiti di capitale per le banche e a nuove regole per le istituzioni finanziarie 'too big to fail'. I cittadini non dovranno piu' pagare per i fallimenti bancari. - FMI. Si' alla riforma delle quote e della governance, per dotare il Fondo di ''maggiore legittimita', credibilita' ed efficacia'', garantendo maggiore rappresentanza ai Paesi emergenti.
- CRESCITA. La ripresa c'è ma i ''rischi di inversione'' restano. Bisogna fare di piu', producendo ''un piano con gli impegni politici di ciascun Paese'' e puntando a una crescita ''forte sostenibile ed equilibrata''.
- OCCUPAZIONE. La situazione preoccupa e la creazione di nuovi posti di lavoro deve essere ''al centro della ripresa'', assicurando ''protezione sociale, lavoro dignitoso e crescita accelerata nei Paesi a basso reddito'' .
- BILANCI. Il risanamento resta una priorità assoluta per garantire la crescita, anche se può pesare sulla ripresa, con i Paesi chiamati ad attuare ''piani a medio termine chiari, credibili, ambiziosi e differenziati a seconda delle condizioni di ciascun Paese''.
- CLIMA. Resta una priorità assoluta, con l'impegno di ''adottare misure forti e orientate a risultati e a dedicarsi completamente ai negoziati delle Nazioni Unite''.
- VOLATILITA' PREZZI COMBUSTIBILI. Si riconosce l'importanza di un mercato petrolifero ''trasparente e ben funzionante per la crescita economica mondiale''. In 2011 rapporto su misure specifiche da adottare.