A settembre le esportazioni italiane sono cresciute del 3% (dato destagionalizzato) rispetto ad agosto e del 16,4% su base annua. Lo comunica l'Istat aggiungendo che le importazioni sono rimaste pressoché invariate (+0,1% dato destagionalizzato) su base mensile, mentre cresciute del 23,9% su base annua.
La crescita tendenziale delle esportazioni a settembre ha avuto andamenti più sostenuti sul mercato comunitario (+19%) rispetto a quello esterno all'Unione europea (+12,8%). Mentre l'incremento registrato dalle importazioni è derivato da una crescita del 31,8% dei flussi dai paesi extra Ue e del 18,3 dai paesi comunitari.
Tornando all'export, esaminando le direzioni dei flussi commerciali per area e paese, si rilevano aumenti verso tutti i maggiori partner comunitari: i rialzi più significativi riguardano Regno Unito (+48,4%), Paesi Bassi (+24%) e Germania (+20,6%). Si evidenziano, invece, aumenti contenuti per la Polonia (+11,9%) e per la Spagna (+13,1%). Fra i maggiori partner extra Ue, i maggiori incrementi si rilevano per Cina (+47,7%), paesi Mercosur (+45,8%), Stati Uniti (+42%) e Russia (+39,9%).
Analizzando i diversi settori di attività economica, a settembre tutti i comparti più rilevanti, in termini di quote esportate, registrano andamenti tendenziali positivi all'esportazione, particolarmente intensi per coke e prodotti petroliferi raffinati (+39,3%), articoli in pelle, escluso abbigliamento, e simili (+31,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+26,8%) e autoveicoli (+26,3%).