No di Gran Bretagna, Olanda e Svezia


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Ue, non c'è accordo sul bilancio 2011

La Commissione: 'Gravi conseguenze' v

E' passata senza che fosse possibile raggiungere un accordo tra Consiglio e Parlamento la scadenza di mezzanotte, ultimo termine per l'approvazione della Finanziaria 2011 della Ue. Le conseguenze sono potenzialmente gravi. Il Commissario al Bilancio, Januz Lewandowski, ha ricordato che "a febbraio mancheranno 6 miliardi per la politica agricola". Non ci saranno, tra l'altro, fondi per il servizio diplomatico e le autorità di governance economica.

Ad opporsi al raggiungimento di qualsiasi possibile accordo sui tre punti considerati fondamentali dal Parlamento europeo (meccanismo di flessibilità sui bilanci 2012 e 2013, risorse proprie, definizione del quadro pluriennale 2014) sono state le rappresentanze di Gran Bretagna e Olanda, con il sostegno della Svezia.

Nella fase finale della ormai evidentemente inutile conciliazione, il capo della Commissione parlamentare Bilancio, il francese Alain Lamassoure, ha osservato che "per la dignità delle istituzioni è meglio constatare che non è possibile trovare un accordo, se continuassimo saremmo all'asilo nido".

La presidenza belga, come ultima chance, ha cercato di indurre il Parlamento ad approvare comunque il bilancio 2011 sul quale c'era perfetto accordo sui tetti di spesa al +2,91% chiesti dal premier britannico David Cameron, rimandando ad una fase successiva la discussione politica sul ruolo del Parlamento. La delegazione parlamentare, guidata dal polacco Jerzi Buzek, ha constatato invece la mancata disponibilità del Consiglio.

Ora sarà la Commissione Europea a dover formulare una nuova proposta di bilancio, ma la questione politica finirà sul tavolo del vertice dei leader europei in programma il 16-17 dicembre a Bruxelles. Per evitare l'esercizio provvisorio che di fatto bloccherebbe i fondi europei il Parlamento potrebbe convocare una sessione plenaria straordinaria pochi giorni prima di Natale.

COMMISSIONE, MANCATO ACCORDO BILANCIO PESERA' SU CRESCITA - L'assenza di un accordo sul varo del bilancio Ue del 2011 inciderà negativamente sulla crescita perché verranno a mancare le risorse da destinare a iniziative di sostegno allo sviluppo ed all'occupazione.

Questo in sintesi il messaggio lanciato dal commissario Ue responsabile per il Bilancio, Janusz Lewandowsky dopo il fallimento dei negoziati tra Consiglio e Parlamento europeo sull'approvazione della 'finanziaria' comunitaria per il prossimo anno. Il commissario, in una nota, deplora l'esito negativo dei negoziati di ieri notte e avverte: "Il bilancio Ue non è fatto per Bruxelles, ma serve ai cittadini, alle imprese, alle Regioni, agli studenti, alle comunità agricole ed urbane". Questa situazione, osserva ancora Lewandowsky, comporterà lo slittamento del finanziamento di importanti iniziative: circa il 90% del budget Ue finanzia azioni destinate a creare crescita ed occupazione.

"Misure per accelerare lo sviluppo nei paesi membri - avverte ancora il commissario - saranno ritardate". Ora la commissione si metterà subito al lavoro per preparare un nuovo progetto di bilancio per il 2011, ma questo esercizio, ricorda il commissario europeo, richiederà inevitabilmente "alcuni mesi" e costringerà le istituzioni europee a lavorare sotto il sistema dei così detti dodicesimi, una procedura destinata a frenare tutta la macchina dei finanziamenti comunitari.