Palazzo del Quirinale, 17 novembre 2010
Signori Rappresentanti del Senato e della Camera,
Signor Presidente del Consiglio,
Rappresentanti del Governo,
Signor Presidente della Corte Costituzionale,
prendo la parola essenzialmente per un breve e calorosissimo saluto ed augurio ai nuovi “laureati” Cavalieri del Lavoro.
Credo molto in questa cerimonia come momento solenne di riconoscimento delle risorse migliori, delle eccellenze della nostra imprenditoria, e sono lieto di vedere quanto questo riconoscimento sia apprezzato nel suo giusto valore da coloro che lo ricevono.
Abbiamo poco fa anche potuto consegnare la medaglia d’oro a quanti hanno ricevuto, già venticinque anni orsono, le insegne di Cavaliere del Lavoro.
Credo che l’incontro di oggi sia davvero un fatto molto confortante in una situazione per tanti aspetti complessa, sul piano mondiale, europeo e nazionale per quello che riguarda l’economia. Perché abbiamo proprio qui rappresentata e testimoniata una delle grandi risorse su cui possiamo contare per il futuro dell’Italia: questa risorsa si chiama imprenditoria, dinamismo imprenditoriale, iniziativa imprenditoriale, eccellenze e talenti imprenditoriali.
Io ho occasione di compiere Visite di Stato, l’ultima qualche settimana fa in Cina, paese in crescita impetuosa che è già diventato protagonista del nuovo quadro economico mondiale, e ho incontrato dappertutto – da ultimo, appunto in Cina – rappresentanti della nostra industria e anche di altri rami di attività economica : per esempio, sono stato colpito dalla presenza molto attiva dei rappresentanti del nostro mondo assicurativo, che sta ottenendo anch’esso successi in quel paese. E vedo quanto siano apprezzati i nostri operatori e quanto siano qualificati i rappresentanti permanenti delle nostre imprese in un continente lontano come l’Asia.
Questo è veramente grande motivo di fiducia per noi. L’altro grande motivo di fiducia, rappresentato plasticamente in questa assemblea, è quello della risorsa delle giovani generazioni. Come voi sapete, procederemo anche quest’oggi alla premiazione degli Alfieri, dei migliori talenti che possiamo trovare molto numerosi e protesi verso l’avvenire tra i giovani che escono dalle nostre scuole secondarie superiori e che si avviano all’Università ; di lì poi faranno il salto nell’attività pubblica e privata, nelle professioni e nella stessa imprenditoria.
Ho ascoltato il discorso del Ministro Romani e quello del Presidente Benedini e potrei anche essere sollecitato dai loro riferimenti a intervenire sulle tematiche economiche che sono all’ordine del giorno del Paese ; non lo farò, anche perché nella fase attuale della vita istituzionale comprenderete che a chi vi parla si impone un giusto riserbo.
Vorrei, quindi, soltanto fare accenno al fatto che, nel quadro delle conseguenze – come si è rilevato, tutt’altro che lievi – della crisi economica mondiale, innescata da inquinamenti e cedimenti del sistema finanziario, a cominciare dagli Stati Uniti d’America, si collocano turbolenze finanziarie che persistono e che investono ancora una volta l’Eurozona. Sappiamo che da ciò possono anche derivare incognite per un paese come il nostro gravato da un pesantissimo stock di debito pubblico.
Abbiamo il dovere di far fronte a questo vincolo, che pesa tanto anche sul nostro bilancio, anno per anno, attraverso un costo purtroppo variabile, e spesso variabile in crescita, del servizio del debito. Ed è molto importante che noi diamo nelle prossime settimane un segno di continuità e di rigore attraverso l’approvazione, nei tempi stabiliti, delle leggi di stabilità e di bilancio per il 2011.
Perciò considero molto importante il fatto che si sia dimostrato senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche decidendo di dare l’assoluta precedenza all’approvazione delle leggi di stabilità e di bilancio, anche rispetto al dibattito politico che è aperto e che troverà successivamente modo di svilupparsi in Parlamento. E’ stato, ripeto, un segno di senso di responsabilità : e avremo bisogno di altri segni di senso di responsabilità da parte di tutte le forze rappresentative nel prossimo avvenire.
Così come, vorrei dire – e questo è l’unico riferimento che io faccio ai temi delle politiche economiche – che considero altamente apprezzabile lo sforzo avviato dalle parti sociali, tutte senza eccezioni : rappresentanti delle forze imprenditoriali e rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori. Il fatto che le parti sociali abbiano finora già concordato quattro documenti propositivi – sulle emergenze sociali, sullo sviluppo del Mezzogiorno, sulla ricerca e sull’innovazione e sulla semplificazione – è un esempio che io mi auguro possa fruttificare, e lo collocherei tra i segni di uno spirito di condivisione rispetto ai problemi di fondo e alle esigenze di sviluppo del nostro Paese.
Concludo semplicemente dicendo, anche a questo proposito, che avremo bisogno di altri segni di questo spirito di condivisione nel prossimo futuro. Concludo con questo auspicio e con l’augurio più vivo ai giovani che riceveranno il titolo di Alfiere, con le congratulazioni sincere a voi che state per ricevere le insegne di Cavaliere del Lavoro.