Il monito di Napolitano


Stampa

'Non mortificare la cultura'

'Non è questa la via per il risanamento'. 'Inspiegabile la soppressione Eti' y

''Non troveremo le nuove vie per il nostro sviluppo economico e sociale attraverso una mortificazione della risorsa di cui l'Italia e' piu' ricca: la risorsa cultura nella sua accezione unitaria'', ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, consegnando al Quirinale i premi De Sica. ''Adoperiamoci - ha aggiunto - perche' di cio' si convincano tutti e perche' se ne traggano le conseguenze''. Il Capo dello Stato inoltre ha chiesto una approfondita riflessione sui problemi dello spettacolo e del suo finanziamento pubblico''.

"NON SI PUO' SFUGGIRE A RIDUZIONE DEBITO" - Giorgio Napolitano ricevendo al Quirinale il mondo del cinema e dello spettacolo per il Premio De Sica, chiede una riflessione per assicurare risorse al mondo della cultura. Ma subito dopo aggiunge che "dobbiamo fare i conti con una riduzione, cui non possiamo sfuggire, del nostro debito pubblico". Dobbiamo farlo, spiega, "nell'interesse soprattutto delle nuove generazioni, sulle cui spalle non abbiamo il diritto di scaricare il simile peso".

CRISI: "NON CI SONO SCONTI NE'SCELTE INDOLORI" - La crisi economica internazionale "ci impone di ripensare molte cose in Italia e in Europa, anche per come siamo cresciuti finora, spesso al di sopra delle nostre possibilità nei paesi ricchi, ricchi nel contesto mondiale, per quanto segnati a loro interno da squilibri e iniquità". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della consegna dei premi De Sica al Quirinale. Il Capo dello Stato ha quindi osservato che "il mondo è cambiato e non ci sono sconti e via d'uscita indolori per paesi (ad esempio dell'Eurozona, come stiamo vedendo) che hanno conosciuto un'illusoria, troppo facile crescita negli scorsi decenni".

"RAMMARICO PER SOPPRESSIONE ETI" - "Mi rammarico molto di questa forzata assenza", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sottolineando che alla cerimonia per i Premi De Sica, oggi al Quirinale, non è presente, come l'anno scorso, l'Ente teatrale italiano, "ente inspiegabilmente soppresso" e manchino anche i premi "gli Olimpici del teatro". "Spero siano solo sospesi", ha detto. Napolitano ha sottolineato l'importanza del teatro citando un eminente studioso tedesco che, qualche giorno fa, al Quirinale, ricevendo il Premio Balzan, ha detto: "Il teatro in tutte le sue forme e con la sua lunga e ricchissima storia è parte integrante della cultura europea, e già alla sua origine in Attica era la manifestazione pubblica più convincente e splendida del nostro modello di civiltà democratica".

"OCCORRE RIGOROSA REVISIONE SPESA PUBBLICA" - "Le sfide attraverso cui passerà il futuro dell'Italia richiedono revisioni rigorose nella spesa pubblica". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, parlando della crisi economica internazionale e del carico del debito pubblico che pesa sui conti italiani in occasione della consegna dei premi De Sica. Il capo dello Stato ha quindi sottolineato che "dobbiamo discuterne seriamente e trovare nuove vie per il nostro sviluppo economico e sociale". Scelte, ha concluso, che non possono mortificare la cultura perché comprometterebbero il nostro sviluppo".