Giornata contro la violenza sulle donne


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Combattere le discriminazioni delle donne sul lavoro

Intervista a Maria Pia Mannino, responsabile nazionale Pari Opportunità Uil e

La violenza sulle donne è un’emergenza reale nel nostro Paese e passa anche attraverso la discriminazione sul lavoro. La violenza non è solo quella dello stupro, ci sono violenze di stampo psicologico, pedagogico che sono altrettanto pericolose. Le discriminazioni delle donne sui luoghi di lavoro sono ancora tante e riguardano soprattutto il percorso carrieristico nelle aziende pubbliche e private, ma anche un modo ricattatorio per ottenere alcune forme di lavoro in orari diversi, in momenti particolari. Questo deve essere vigilato con molta attenzione, perché è un fenomeno culturale e sociale. Andrebbero rimosse tutte quelle cause economico-sociali che stanno alla base del posto di lavoro. C’è una forma maschilista di intendere il lavoro, che oggi è pensato solo al maschile.

Come contrastare questo fenomeno?
In ogni sede Uil abbiamo centri Mobbing e stalking , una sorta di osservatorio costante sui fenomeni e sulle discriminazioni che si sono create. Stiamo dando vita a una piattaforma che dia indicazioni e adotti suggerimenti utili per la prevenzione e il contrasto di tale fenomeno. Vorremmo creare dei tavoli di incontro con la presenza della società civile, dei gruppi del parlamento, con il sindacato, le parti datoriali e le forze dell’ordine per cercare un percorso comune e congiunto che porti a superare tutta una serie di ostacoli tra il mondo del lavoro della donna e il lavoro vero e proprio.

Le quote rosa potrebbero essere una soluzione?
Io credo che le quote rose che sono state sempre ostacolate oggi rappresentino uno strumento utile per poter cominciare a lavorare in un’altra maniera. E’ difficile dire che le quote rosa sono positive perché non dovremmo averne bisogno, però credo che oggi siano una necessità. Se non c’è una strada ben delineata, istituzionalizzata, che porti all’inserimento di donne, non in quanto “donne”, ma in quanto donne capaci, in grado di affermare non solo diritti e doveri della lavoratrici, ma che siano anche testimonianze reali di quello che è la vita del lavoro dell’altra parte del cielo, non se ne esce.

(C. T.)