Giornata contro la violenza sulle donne


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Bonino: 'Cambiare si può, anzi si deve'

'In dieci anni di battaglia, su 29 Paesi che hanno la pratica diffusa di mutilazione, 19 hanno ottenuto una legge nazionale di interdizione' f

di Emanuela Gialli

“Cambiare si può. In dieci anni di battaglia, su 29 Paesi che hanno la pratica diffusa di mutilazione, 19 hanno ottenuto una legge nazionale di interdizione”, ha detto la Vice Presidente del Senato, Bonino, manifestando il suo appoggio alla Campagna di Aidos e Amnesty. “Cambiare dunque non solo si può, ma si deve”, ha concluso. Al termine del suo intervento, ai microfoni di Televideo, è tornata a parlare dell’Italia e dei problemi vissuti dalle donne, nel nostro Paese.

Emma Bonino, il problema in Italia è quello del modello culturale di riferimento?
Lo stereotipo del nostro Paese è chiaro, basta guardare la tv, in una donna o è un “angelo del focolare” o una “velina”. Sta a noi svegliarci e pretendere che cambi. Ed è indubbio che in questa deriva di modello culturale sgradevole avviene anche nel vuoto di una presenza femminile. Lo dobbiamo dire, alla fine degli anni Ottanta la stragrande maggioranza delle donne italiane, abbiano o non abbiano raggiunto posti importanti di responsabilità, si sono sedute, si sono occupate d’altro, lasciando un vuoto che si è riempito in modo secondo me, riprovevole e disdicevole. Quindi dobbiamo riprendere l’iniziativa.

La responsabilità è dunque prima di tutto delle donne?
Io dico semplicemente che per pretendere dagli altri il rispetto, intanto bisogna rispettare sé stesse. Quindi occupare i posti che ci servono, occupare la vita politica, esporsi nella carriere, etc., cosa che si è smesso di fare.

E’ vero che non c’è peggiore maschilista di una donna?
Come ho già provato a dire altre volte, quando facciamo le sceme, siamo sceme forti