Può un libro che narra la storia d’amore di un uomo cattolico e una donna sciita suscitare reazioni tanto violente, al punto di arrivare a tempestare di minacce di morte l’autore? Sembra di sì, soprattutto se non ci si ferma a raccontare solo le vicende personali dei due protagonisti, i loro sogni, i loro sentimenti, ma se si parla delle differenze tra le due realtà culturali e religiose, sottolineando le diversità che hanno condotto al naufragio di quell’esperienza di vita. E’ quanto è accaduto al giornalista di Televideo Nello Rega, dopo aver pubblicato il suo libro “Diversi e divisi- Diario di una convivenza con l’Islam”.
Rega ha ricevuto nel corso di oltre un anno diverse minacce - lettere minatorie, proiettili, una testa di agnello sgozzata lasciata nella sua auto- a suo avviso provenienti da quel mondo estremo e complesso che ha contatti con l’integralismo islamico di Hezbollah. Minacce che, ha detto più volte, lo preoccupano, ma alle quali non intende piegare le proprie convinzioni. Resta ferma la sua richiesta di avere una protezione da parte dello Stato e nell’attesa continua a raccogliere la solidarietà di tanti singoli cittadini, della società civile, di colleghi, della Fnsi, e di tante associazioni culturali.
A suo sostegno è nato anche il Comitato “Nessuno tocchi Nello Rega” e oggi il giornalista riceve la cittadinanza onoraria dal Comune di Aliano, in provincia di Matera, il piccolo centro lucano dove Carlo Levi, l’autore di “Cristo si è fermato a Eboli”, fu confinato dal regime fascista a metà degli anni Trenta.
“A più di 70 anni di distanza, Aliano si ripropone di accogliere chi è costretto a non poter esprimere la propria identità, le proprie ragioni e il proprio pensiero”, così il sindaco Antonio Colaiacovo motiva il riconoscimento al giornalista lucano.
“Come amministrazione comunale abbiamo deciso questo passo per dire no a quanti si arrogano il diritto di decidere della vita degli altri in spregio alle inderogabili libertà civili”, ha continuato il primo cittadino, sottolineando che “il paragone con Carlo Levi, ‘reo’ ,secondo il fanatismo e l’intolleranza delle leggi fasciste di essere un ebreo in un’epoca di leggi razziali, non è azzardato. Come allora c’è chi si batte per essere se stesso, per fare il proprio mestiere e per gridare la propria libertà di espressione”, conclude Colaiacovo.
Nel commentare “l’importante riconoscimento”, Rega ha dichiarato:”Ne sono onorato. Mi dispiace però constatare che lo Stato non mi sta aiutando abbastanza per la mia sicurezza. Ancora non ho una scorta che mi protegga. Ho paura. Temo per la mia incolumità e quella dei miei familiari”.
Il conferimento della cittadinanza onoraria arriverà al termine della tavola rotonda sul tema: “Miraggio di una diversità nell’unione: Le tre grandi religioni monoteiste”, alla quale intervengono il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, l’Imam della moschea islamica di Puglia, Sayd Ayub, e Daniela Rossella, docente dell’Università di Basilicata.
Secondo l’ultimo rapporto dell’osservatorio Ossigeno per l’informazione, le minacce a giornalisti italiani nell’ultimo anno sono raddoppiate, nel biennio 2009-2010 quelli coinvolti in episodi di “censura violenta” e gravi intimidazioni sono stati circa 400.