Animali domestici


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1 famiglia su 3 ha un cane o un gatto

Due famiglie su 10 hanno un acquario cane_296

Una famiglia italiana su tre possiede uno o più cani, la stessa percentuale ha in casa uno o più gatti, il 19% ha un acquario, l'11% ha uno o più volatili, il 10% possiede piccoli animali. E' quanto emerge dal sondaggio Aisad (l'Associazione italiana imprese settore animali domestici), Confesercenti e Swg. Gli amanti degli animali da compagnia sono soprattutto donne che hanno meno di 54 anni e con titolo di studio medio-alto.

I dati, considerati nell'insieme, rivelano che anche il possesso di animali da compagnia e' in qualche modo legato alle condizioni economiche: gli anziani e i pensionati, infatti, hanno meno animali domestici in casa.

In particolare i possessori di cani hanno più spesso tra i 24 e i 44 anni, appartengono a famiglie tendenzialmente numerose, sono spesso lavoratori autonomi e risiedono al centro-sud. Mentre ad amare i gatti sono piu' spesso le donne, anche giovani (sotto i 24 anni), appartenenti a famiglie numerose. Sono spesso lavoratori dipendenti e abitano nel nord-ovest del Paese. Gli acquari, di piccole o maggiori dimensioni, piacciono invece a chi ha meno di 44 anni.

Quanto al luogo d'acquisto, questo è condizionato dalla tipologia di animale desiderato. Il negozio specializzato e' tramite privilegiato per i piccoli animali (73% degli acquisti passa di li'), anche se la formula del dono vale in circa 1 caso su 5. Il gatto e' ancora un animale da regalare (43%) o da adottare senza spese (45%): l'acquisto presso negozi e ancor piu' quello presso allevatori e' una formula piuttosto marginale. Il cane invece arriva al suo padrone per canali differenziati: circa 1/3 viene regalato; circa 1 su 5 viene acquistato da un allevatore oppure acquistato da un negozio oppure viene adottato (da randagio o da un canile).

Quanto ad affidabilità, generalmente è il negozio specializzato ad essere riconosciuto come il migliore canale. Tuttavia, ci sono delle modulazioni diverse dei risultati, a seconda del tema trattato: il negozio specializzato prevale sull'allevatore in modo piuttosto chiaro sugli aspetti che riguardano la cura, l'igiene e l'alimentazione degli animali, nonché per l'iscrizione all'anagrafe.

L'allevatore è invece più competitivo per la garanzia di provenienza dell'animale e per l'assistenza continua: in qualche modo l'allevatore e' percepito come un conoscitore più esperto dell'animale.

L'allevatore viene anche percepito come depositario di informazioni più precise sul mercato dell'allevamento degli animali. Per quanto riguarda la restituzione degli animali o il collocamento dei cuccioli, benché scelta primaria sia il negozio, sono importanti punti di riferimento anche l'allevatore e il privato che li cede a titolo gratuito.