di Nello Rega
Una giornata per ricordare ma, soprattutto, per scegliere la strada migliore per comunicare. Far conoscere i dati reali del virus Hiv e i rischi che, molti, forse per scaramanzia o voglia di non pensare, cercano di archiviare nei meandri nascosti del cervello. E così “Write Aids”, giunto quest’anno alla seconda edizione ha raccontato a oltre 500 studenti delle scuole superiori di Ferrara cosa fare e come imparare a convivere con l’Aids. L’iniziativa, nata da dall’Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, ha promosso un’azione di sensibilizzazione nazionale promuovendo una “diversa” riflessione sull’Hiv raccogliendo da tutta la Penisola centinaia di clips, interviste, cortometraggi, fotografie, testi. Tutte per raccontare, con la sensibilità degli autori, un fenomeno che molti vorrebbero non pronunciare mai. “Oggi le categorie a rischio non sono più i tossicodipendenti e gli omosessuali. Assistiamo allo strano fenomeno che tutto sembra appartenere al passato. I dati sono, invece, per niente tranquillizzanti. I nuovi casi di Hiv rilevati in Italia sono 180 mila, e si stima che siano un terzo di quelli realmente presenti, in quanto sono migliaia le persone -normali- infette che non sanno di esserlo”.
E’ quanto ha detto nel corso di “Write Aids”, Luisa Garofani direttrice del Sert di AUSL Ferrara, aggiungendo un altro allarme: “Ancora oggi in Italia non abbiamo una banca dati, né un sistema nazionale di monitoraggio dell’infezione”. E alla luce di questa grave carenza anche “Write Aids” di Ferrara, patrocinata dal Segretariato Sociale Rai, ha il merito di fare ancora più luce in un pianeta che molti, forse per ignoranza o forse per paura, vorrebbero sempre più buio. A tutto questo, come se non bastasse, si aggiunge anche l’immancabile “miraggio” di un vaccino che possa far scomparire e curare definitivamente l’Aids. Riccardo Forni, giornalista dell’Ufficio Stampa di Ausl Ferrara, non nasconde questa sorta di utopia “che spesso si trasforma in una gara mediatica a lanciare speranze, che alla fine si risolvono in una ennesimo rilancio della speranza, che non deve morire mai”. E su questo, insiste Forni, un ruolo dominante é quello dell’informazione che “proprio oggi, 1 Dicembre 2010, giornata mondiale contro l’Hiv, riserva al tema AIDS uno spazio che definire risibile è poco”. Nove i cortometraggi, spot, filmati, fotografie e testi premiati dalla giuria di “Write Aids”. Messaggi di realtà, storie di ordinaria sofferenza, episodi di speranza che, forse, non arriveranno mai a destinazione. “Premiare i giovani per il loro impegno e per la forza di descrivere i rischi e le paure dell’Hiv, è stata fatta anche con coraggio. Non bisogna mai abbassare la guardia e tenere alta l’attenzione su un fenomeno che spesso i giovani pensano non possa accadere mai a loro. Una scaramanzia ma un modo di sotterrare i problemi sotto il tappeto della quotidianità” chiude Garofani.
Il merito di aver raccontato in un centinaio di minuti ben fatti di cinema, le storie ordinarie di sofferenze al Film “+ o – Il sesso confuso . Racconti di mondi nell’era Aids” di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli. Storie crude, vere, senza nascondere o usare eufemismi. Perché per combattere, conoscere e convivere con l’Aids serve solo il coraggio di raccontare la verità. E come hanno detto i vari relatori di “Write Aids” a Ferrara, continuare su questa strada. Aspettando l’annuncio reale di un vaccino che renda questo virus curabile e ci renda più inattaccabile da un qualcosa di ancora sconosciuto e poco approfondito dai media. Aspettando “Write Aids” 2011 si attendono scoperte per cure vere e definitive. Le milioni di persone affette da questo virus nel frattempo ringraziano. E con loro chi vuole la verità e non falsi scoop.
Per info: www.ausl.fe.it