E’ cresciuta nel Lazio, dal 6,3% al 7%, la percentuale dei forti lettori (quelli che leggono almeno un libro al mese). A Roma, dal 2000 al 2009, le librerie da 158 sono diventate 190 e l’offerta di titoli delle case editrici romane è passata dall’11% dell’offerta nazionale al 12%. Narrativa, saggistica, manualistica (la cosiddetta “varia adulti”) dai 5.230 titoli del 2000 è arrivata in nove anni a 6.614. Fa ancora meglio la “varia ragazzi”: dai 94 titoli del 2000 se ne contano 248 nel 2009.
Forte di questi numeri, forniti dall’Associazione italiana editori , torna a Roma Più libri più liberi, la Fiera della piccola e media editoria, dal 4 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi.
In un momento di difficoltà per tutto il mondo della cultura, sottoposta a drastici tagli di finanziamenti, l’editoria indipendente reagisce con una manifestazione all’insegna del segno “più”: più ospiti, più marchi editoriali, più stand e un giorno in più rispetto alle precedenti edizioni.
Oltre 430 le case editrici presenti, con più di 16.000 titoli in esposizione, centinaia di eventi ed incontri con circa 700 tra scrittori e protagonisti della cultura. Nell’ambito della Fiera saranno inoltre presentati i risultati di un’indagine che rileva anche per quest’anno un andamento positivo per il mercato del libro, mettendo a confronto grande e piccola editoria.
Ad aprire la manifestazione un’icona dell’editoria indipendente, André Schiffrin, per trent’anni a capo di un’importante casa editrice statunitense, che ha lasciato alla fine degli anni Ottanta in polemica con la virata verso il massimo profitto, e da allora paladino della piccola editoria contro i fenomeni della globalizzazione e per la pluralità dell’informazione. Intervistato da Marino Sinibaldi parlerà del suo ultimo saggio,”Il denaro e le parole”.
Passeggiando tra gli stand, alla scoperta di titoli introvabili o sconosciuti, i cinque giorni di programma offrono incontri che spaziano dalla scienza alla filosofia, dalla narrativa alla musica, alla comicità. Tra gli ospiti, l’astrofisica Margherita Hack, il teorico del riscaldamento globale James Hansen, il teologo Vito Mancuso, lo scrittore britannico Howard Jacobson, il triestino Boris Pahor, Sandro Veronesi, la tedesca Anne Wiazemsky, Muriel Barbery, David Riondino, Stefano Benni, l’Orchestra di Piazza Vittorio.
Lo sguardo di Più libri più liberi si apre anche all’editoria straniera: sempre molto presente quella statunitense, sarà invece la prima volta per Grecia e Turchia. E’ giunta inoltre al terzo anno la collaborazione con l’Istituto Italo-Latino Americano, che porterà alla Fiera il cileno Luis Sepulveda e l’haitiano Louis Philippe Dalembert.
Spazio alla riflessione, presso il Digital Café, sul futuro dell’editoria, con le nuove tecnologie e l’avvento dell’e-book, tenuto anche conto che la rete è diventata un importante strumento d’informazione nella scelta del libro da comprare e che l’1,5% dei piccoli editori nasce esclusivamente o prevalentemente digitale.
Particolare attenzione viene data ai piccoli lettori, con uno spazio di oltre 400 metri quadrati, curato da Biblioteche di Roma, con spettacoli, laboratori, letture, incontri. Novità di questa edizione è la rassegna cinematografica Editori in bianco e nero, dedicata alla storia dell’editoria italiana, con immagini recuperate nella Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori di Milano e nell’Archivio Storico di Cinecittà Luce. La Fiera non poteva inoltre non ricordare Elvira Sellerio, fondatrice dell’omonima casa editrice, scomparsa l’estate scorsa. L’omaggio è affidato ad alcuni dei suoi autori di successo, tra cui Andrea Camilleri e Adriano Sofri. R. M.