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Pioggia e neve non danno tregua all'Italia. L'Europa nella morsa del gelo

Gli esperti prevedono ancora maltempo sul centro-nord, poi al Sud con il rischio di allagamenti, smottamenti e frane. Ondata di gelo in Est Europa: decine di morti. Francia e Germania in tilt per la neve, in Albania emergenza alluvioni




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E' ancora stato di allerta per il possibile innalzamento del livello delle acque del Tevere, a Roma, dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. La Questura ha intensificato i servizi della polizia fluviale, (coordinata dal vice questore Aggiunto Lucia Muscari). Si perlustrano le rive del fiume, per individuare l'eventuale presenza di senza fissa dimora, preservandone così l'incolumità. Tra i compiti della polizia fluviale anche la verifica della presenza di oggetti pericolosi in acqua. Un'attività integrata da quella degli equipaggi delle volanti, coordinati dal vice questore aggiunto Eugenio Ferraro, che si occupano di controllare i punti critici per il livello delle acque attraverso il monitoraggio dei ponti, anche in questo caso, per verificare la presenza di passanti che possano accedere alle aree a rischio. "L'attività di controllo - si legge in una nota della questura - viene effettuata in stretto raccordo con la Protezione civile del Campidoglio, coordinata da Tommaso Profeta, e la Prefettura, garantendo un costante flusso informativo in grado di ottimizzare la modulazione dei servizi in base all'evolversi degli scenari".

Tevere in leggera crescita, rischia di più l'Aniene
Il livello del Tevere è in leggera crescita ma tende a stabilizzarsi: oggi si attesta sugli 11 metri e 50. A preoccupare maggiormente è l'Aniene, soprattutto se le previsioni meteo confermeranno una nuova perturbazione oggi alle 18. "La situazione umbra, a nord, è stabilizzata e molto lentamente dovrebbe raggiungere l'ordinarietà - ha spiegato il dirigente della Protezione Civile del Lazio, Francesco Mele -. L'Aniene segue l'andamento del Tevere, salvo che le condizioni non peggiorino. Tutto dipende dalla situazione meteorologica sul suo bacino. Per questo la Tiburtina Valley resta molto sorvegliata, così come abbiamo massima attenzione per i galleggianti sul Tevere".

Migliorano le condizioni all'Aquila
Migliorano le condizioni atmosferiche nell'Aquilano: dopo le piogge abbondanti delle ultime 48 ore, stamattina la città si è svegliata con condizioni di tempo variabile che potrebbero facilitare il deflusso delle acque del fiume Aterno esondato nella giornata di ieri. Sono tuttora in corso numerosi interventi da parte dei Vigili del fuoco, perché l'acqua è entrata in decine di abitazioni private tra il comune di Fossa e la frazione di Onna del capoluogo. Situazione difficile anche a Montereale, nell' Alta valle dell'Aterno e Rocca di Mezzo dove si sta lavorando con due idrovore. Si lavora anche per liberare ponti ostruiti da arbusti o alberi sradicati dalle piene. A Poggio Picenze, le precipitazioni della giornata di ieri hanno provocato il crollo di una casa pericolante. Sempre in questa zona, sulla Statale 17 bis, tra Poggio Picenze e San Gregorio il maltempo e le condizioni del manto stradale hanno provocato un incidente che ha coinvolto tre veicoli, due autovetture e un furgone. Nell' urto una delle due auto si è ribaltata, ma non ci sono feriti gravi. Stamattina inoltre è stato riaperto al traffico il tratto della strada statale 696 "del Parco Regionale Sirente Velino" nel tratto compreso tra il km 27,100 e il km 28,050, in località Rocca di Mezzo. Il tratto era stato chiuso ieri a causa delle fortissime piogge che hanno provocato allagamenti.

Ondata di gelo in Est Europa: decine di morti
Un'ondata di freddo glaciale si è abbattuta sull'est Europa con decine di morti, ingenti danni e traffico paralizzato un po' ovunque. In tutto, compresi i paesi Baltici, i morti sarebbero 26. In Polonia, le temperature sono scese a meno 17 gradi con un record di meno 33 in una zona. I morti sono una ventina: ieri ne erano stati registrati otto e altri dieci nelle ultime 24 ore. Per lo più si tratta di senzatetto. A singhiozzo anche il funzionamento dell'aeroporto Chopin di Varsavia. Nella Repubblica ceca la neve e il freddo stringono da ieri in una morsa il Paese costringendo per sei ore alla chiusura l' aeroporto Ruzyne di Praga, il più frequentato dell'Europa centrale: 40 voli sono stati cancellati. Stamane lo scalo è stato riaperto. Quattro le vittime segnalate con oggi. Tutte le principali autostrade sono bloccate per incidenti, mentre a Praga è impossibile circolare con l'auto. Forti ritardi per i treni e grandi disagi per i passeggeri. La temperatura è scesa a meno 7 e in 24 ore sono caduti 20 centimetri di neve. In Romania, dopo un novembre eccezionalmente caldo con temperature fino a 26 gradi, il primo giorno dell'inverno ha portato tempeste di neve, pioggia e ghiaccio. Grossi disagi nel trasporto aereo, ferroviario e stradale. Le regioni ovest e est sono le più colpite dalla neve, mentre sul sud si è abbattuta la pioggia ghiacciata. Diversi voli cancellati ieri nei due aeroporti di Bucarest, dove la situazione sta tornando oggi alla normalità. Forti nevicate anche in tutta l'Austria con temperature sotto lo zero, ritardi nella circolazione e pericolo slavine in montagna.

Francia sotto la neve, allerta in 24 dipartimenti
La Francia è sotto la neve, a Parigi i fiocchi cadono da ieri pomeriggio, la temperatura è sottozero ovunque e i disagi nel paese, dove 24 dipartimenti sono in stato di allerta, sono pesanti. Diversi i voli annullati, così come due TGV (i treni ad alta velocità) su 10, mentre i problemi più gravi si registrano sulle strade. Stamattina la A4, l'autostrada che conduce a Parigi da est ed è fra le più intasate d'Europa, è stata interrotta per un incidente dovuto al fondo ghiacciato e le auto dei pendolari sono rimaste bloccate per ore. Situazione ancora più preoccupante nel nord, in Bretagna e nel Calvados, dove migliaia di auto sono rimaste bloccate tutta la notte al gelo e i conducenti sono stati, in molti casi, soccorsi e ospitati in scuole e palestre dei villaggi lungo le strade.

Albania, emergenza inondazioni nel nord-ovest
E' emergenza inondazioni nel nord-ovest dell'Albania a causa del maltempo che si è abbattuto sul paese. La città di Scutari è circondata ormai dall'acqua che ha invaso anche alcuni quartieri e vista dall'alto sembra sia trasformata in un'isola. Interi villaggi sono allagati ed il governo è stato costretto a dichiarare lo stato di calamità naturale e far avviare le evacuazioni. Da una parte gli ininterrotti rovesci di pioggia che continuano da ormai 10 giorni e dall'altra il deflusso d'acqua dalle tre centrali idriche che si trovano lungo il fiume Drini che attraversa la campagna di Scutari, hanno provocato il suo straripamento, allagando circa 10 mila ettari di terreni. La stessa situazione anche sull'altro fiume Buna che sorge dal lago di Scutari. Stamattina il suo livello è cresciuto ulteriormente, tanto da raggiungere un ponte all'entrata della città, bloccando i collegamenti con la strada che porta verso il Montenegro. Sono oltre mille le persona evacuate. Le unità della protezione civile, assistite dalle forze della polizia e dell'esercito si trovano nelle zone colpite. Le autorità hanno più volte invitato la popolazione ad abbandonare le abitazioni (in circa due mila case l'acqua si trova ormai ad un metro) perché temono un'aggravarsi della situazione. Almeno fino a domenica prossima, secondo le previsioni, i rovesci di pioggia non si fermeranno e dalle centrali idriche, secondo quanto annunciato, continuerà il deflusso dell'acqua per mantenere sotto controllo il livello dei loro bacini.

Germania: neve anche al nord, forti disagi a Berlino
Il maltempo che già nei giorni scorsi aveva colpito le regioni meridionali e occidentali della Germania, si è abbattuto la notte scorsa anche sul nord del Paese, provocando forti disagi soprattutto al traffico aereo, ferroviario e automobilistico. I berlinesi si sono svegliati questa mattina con circa 10 centimetri di neve. L'abbondante nevicata, che prosegue in queste ore, ha fortemente rallentato il traffico stradale e il servizio di metropolitana di superficie (S- Bahn) della capitale, costringendo migliaia di passeggeri a lunghe attese. Nelle regioni a nordest del Paese si registrano in media 10-15 centimetri di neve, ma anche nel resto del Paese la situazione è critica. In mattinata, le ferrovie (Deutsche Bahn) hanno annunciato forti ritardi, sempre a causa della neve, in Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia e nel nord della Baviera. In Turingia (centro), un treno ad alta velocità ICE diretto a Monaco di Baviera è stato costretto a fermarsi e le squadre di soccorso sono intervenute per portare coperte, bevande calde e cibo ai 165 passeggeri a bordo.