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Studenti a Napolitano: 'Non ci abbandonare'

Il presidente della Repubblica a Roma Tre. La riforma dell'università, intanto, sarà discussa in aula al Senato dopo il dibattito sulla fiducia previsto per martedì 14 dicembre n

"Presidente, almeno tu non ci abbandonare": è lo striscione, firmato 'ricomincio dagli studenti Tre' con cui gli studenti dell'università Roma Tre che protestano contro la riforma Gelmini hanno accolto, questa mattina, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'ingresso dell'aula magna della facoltà di Economia. Il Capo dello Stato, a cui è stata consegnata al suo arrivo una lettera degli studenti, partecipa all'apertura del convegno 'Sraffa's production of commodities' che, a 50 anni dalla pubblicazione di Piero Sraffa, esplora gli sviluppi moderni della teoria classica riscoperta da quell'opera. il convegno è promosso dall'università Roma Tre e dal centro di ricerche e documentazione Piero Sraffa, sotto l'alto patrocinato del Presidente della Repubblica, con l'egida dell'Accademia Nazionale dei Lincei e della Società italiana degli economisti e con il supporto di Provincia e Camera di Commercio.

GELMINI, PER APPROVARE RIFORMA BASTA VOLONTA' - "Tecnicamente i tempi per approvare la riforma prima del 14 ci sono, è una scelta politica farlo. Il regolamento del Senato rende indispensabile, per quanto attiene la calendarizzazione, un comportamento non ostruzionistico delle opposizioni". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenendo ai microfoni di Radio Anch'io. Il ministro ha spiegato che "oggi si riunisce la conferenza dei capigruppo al Senato che dovrà calendarizzare oltre alla legge di stabilità, credo che la discussione verrà conclusa entro il 7 dicembre, anche il ddl". Quindi, la data in cui la riforma arriverà al Senato "credo si saprà in giornata". Per il ministro, è comunque "urgente dare all'università regole certe e poter metterla nelle condizioni di usare le risorse che abbiamo trovato". "L'interesse dell'universita - ha concluso - non può essere piegato alla polemica politica fine a se stessa".

GELMINI, RIFORMA TUTELA ANCHE RICERCATORI PRECARI - Con la riforma dell'Università "per i ricercatori a tempo determinato e indeterminato vi è la possibilità di partecipare a concorsi per associato: per la prima volta con questo ddl si concede una progressione di carriera". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, intervenendo al programma radiofonico Radio Anch'io, per un confronto con studenti, ricercatori e rettori sulla riforma dell'Università. Parlando del nodo ricercatori, il ministro ha sottolineato che con la riforma "per la prima volta il ruolo di ricercatore cambia": non è più visto "come un ruolo da sfruttare, ma come l'inizio di un percorso professionale dentro o fuori l' università". Gelmini ha ricordato che "attraverso l'emendamento al ddl di Futuro e Libertà sono stati introdotti 1.500 posti (per tre anni e poi per altri tre anni) per promuovere i ricercatori al ruolo di associato". Concorso a cui potranno accedere sia i ricercatori precari che quelli assunti a tempo indeterminato, ha sottolineato. Inoltre, attraverso il ddl aumentano anche gli stipendi: "Oggi il primo anno di ricercatore - ha concluso Gelmini - determina uno stipendio di 1.250 euro, con la riforma si passa a 1.800; il secondo anno si passa da 1.550 a 1.800". Meno personale, dunque, "ma pagato meglio".

DDL GELMINI IN AULA AL SENATO DOPO 14 DICEMBRE - La riforma dell'università sarà discussa in aula al Senato dopo il dibattito sulla fiducia previsto per martedì 14 dicembre: lo ha deciso la conferenza dei capi gruppo al cui interno c'é stata la ferma opposizione delle minoranze contro ogni ipotesi di calendarizzare la riforma prima del dibattito sulla fiducia.

NYT DEDICA A PROTESTE FOTO IN PRIMA PAGINA - La protesta degli universitari italiani in prima pagina sul New York Times. Il giornale newyorchese segnala le tante manifestazioni contro la riforma Gelmini pubblicando grande in alto, sotto la testata, una foto ANSA scattata da Giorgio Benvenuti. L'immagine riprende un giovane bolognese disarmato mentre, durante le manifestazioni di ieri, sta sferrando un calcio contro un poliziotto, con tanto di casco, scudo protettivo e manganello in mano. Sotto la foto una scarna didascalia: "Studenti in molte città italiane, compresa Bologna a cui si riferisce la foto, hanno protestato ieri contro l'aumento delle rette e i tagli alla formazione".

A MILANO OCCUPATA NELLA NOTTE ACCADEMIA DI BRERA - La scorsa notte studenti legati ai manifestanti che hanno protestato in corteo, ieri, contro il ddl Gelmini, hanno occupato l'Accademia di Brera. Al momento non è noto quanti siano e dove si trovino esattamente. L'azione sarebbe stata compiuta intorno alle 4. - Secondo quanto si è appreso dalla Questura, la situazione, al momento, sarebbe "tranquilla". Ad accorgersi dell'ingresso non autorizzato di estranei sarebbe stato, secondo indiscrezioni, l'istituto di vigilanza che si occupa dell'Accademia, intorno alle 4, appunto. Gli studenti avrebbero occupato un'aula dell'edificio. Secondo la Questura, si tratterebbe di un piccolo gruppo di persone.

NAPOLI; STUDENTI OCCUPANO BINARI STAZIONE FS - Circa cento studenti universitari hanno occupato piu' binari della stazione ferroviaria centrale di Napoli. La circolazione dei treni, al momento, e' sospesa.

CAGLIARI, CORTEO NOTTURNO STUDENTI CONTRO DDL - Corteo notturno degli studenti dell'Università di Cagliari. Dopo il voto finale alla Camera che ha dato il via libera al ddl Gelmini, che ora approderà in Senato, e dopo un'assemblea organizzativa al Palazzo delle Scienze, il cui tetto è tuttora presidiato, una parte degli studenti hanno deciso di effettuare una nuova azione di protesta tra le vie cittadine. Il corteo, partito prima di mezzanotte, ha effettuato varie tappe nelle strade principali del capoluogo: tra piazza Yenne, via Roma, viale Regina Margherita, piazza Costituzione, viale Regina Elena per chiudersi alla Casa dello Studente in via Trentino. Oggi nuova assemblea di tutti gli studenti ed i ricercatori per decidere le iniziative di protesta che saranno portate avanti sino al giorno della discussione del ddl al Senato. Nel frattempo continuano le occupazioni nella Facoltà di Magistero e nel Palazzo delle Scienze.

A PALERMO OCCUPATE INGEGNERIA E AULE MEDICINA - Tra ieri sera e stamattina gruppi di studenti hanno occupato la facoltà di Ingegneria di Palermo e alcune aule di Medicina per protestare contro il ddl Gelmini. La notizia, comunicata agli studenti con un tam tam su Facebook, é stata confermata dai coordinatori della protesta universitaria. A Palermo erano già occupate le facoltà di Lettere, Scienze matematiche e Scienze Politiche.

OCCUPATA FACOLTA' SCIENZE E CHIMICA A CATANIA - Continua la protesta contro la riforma Gelmini a Catania: la notte scorsa studenti di Scienze e tecnologie chimiche di Catania hanno occupato l'aula magna del dipartimento universitario, dove è prevista un'assemblea di studenti, docenti e ricercatori. Assemblee permanenti sono in corso anche nella facoltà di Scienze politiche e nel liceo classico Nicola Spedalieri per contestare "un governo insensibile al futuro dei propri giovani".

A TORINO CONTINUA OCCUPAZIONE PALAZZO NUOVO - E' rimasto occupato per tutta la scorsa notte, a Torino, Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell'Università, da dieci giorni gestito autonomamente dagli studenti che protestano contro la riforma Gelmini. Stamani sono proseguiti i picchetti davanti agli ingressi, mentre alle 14 si terrà una riunione durante la quale verranno decise le prossime strategie del movimento dopo i numerosi blocchi alla circolazione stradale, autostradale e ferroviaria di ieri.